Lavoro e Professioni 17 Gennaio 2020 18:23

Scuole di specializzazione, sempre più chirurghe in corsia. I risultati dello studio Anaao Giovani

Pubblicata un’analisi comparativa sulle scelte di genere delle scuole di specializzazione medica

Le sale operatorie si tingono di rosa? Dall’analisi comparativa di genere delle scelte delle scuole di specializzazione mediche riferite ai primi 14 scaglioni dell’anno 2017-2018 emerge la forte presenza delle donne in Chirurgia Toracica (61,7% F vs 38,2% M), Chirurgia Generale (57,2% F vs 42,7% M), Chirurgia Vascolare (54,8% F vs 43,5% M); Ginecologia (76,4% F vs 20,7% M). Un cambiamento di tendenza nella scelta delle donne che, per il momento, non scalfisce il primato al vertice della classifica dell’Area Medica: Neuropsichiatria Infantile (91,9% F vs 8,0% M), Pediatria (73,3% F vs 25,6% M), Allergologia (73,1% F vs 12,1% M), Nefrologia (67,4% F vs 31,7% M), Geriatria (65,9% F vs 31,3% M), Medicina d’Emergenza ed Urgenza (65,6% F vs 28,9% M), Oncologia (64,1% F vs 31,7% M), Endocrinologia (63,9% F vs 35,0% M). Anche nell’Area dei Servizi la presenza femminile è in crescita significativa e predominante in: Radioterapia (79,0% F vs 13,3% M), Anatomia Patologica (70,3% F vs 23,4% M), Patologia Clinica (69,3% F vs 21,3% M), Anestesia e Rianimazione (64,6% F vs 35,2% M). Nell’insieme, le Scuole di Specializzazione a maggioranza femminile sono 33 pari al  67.33% del totale (49), suddivise in 17 di Area Medica, 5 di Area Chirurgica, 11 di Area dei Servizi.

LEGGI ANCHE: CHIRURGIA IN ROSA, IL MANIFESTO DI BARBARA BASS: «IERI NON CREDEVANO IN ME PERCHÈ DONNA. OGGI SONO PRESIDENTE DEI CHIRURGHI AMERICANI»

Questi in sintesi i risultati dello studio condotto da Maria Gabriella Coppola, medico di medicina interna e Responsabile Anaao Giovani Campania.
Le scuole meno attrattive per le donne sono state: Cardiologia (58,2% M vs 36,1% F), Ortopedia (77,0% M vs 21,8% F), Urologia (75,3% M vs 23,8% F), Chirurgia Pediatrica (62,5% M vs 37,5% F), Cardiochirurgia (59,6% M vs 40,3% F), Chirurgia Plastica (56,5% M vs 39,1% F), Chirurgia maxillo-facciale (54,8% M vs 22,5% F), Neurochirurgia (52,5% M vs 44,6% F), Medicina Legale (51,3% M vs 45,9% F, Radiodiagnostica (50,6% M vs 46,9% F). 

In premessa – si legge nello studio – è opportuno ricordare che il numero delle donne vincitrici di contratti di formazione è di gran lunga superiore a quello degli uomini, perché cresce il numero delle donne medico anno dietro anno ed il loro sorpasso nella professione è solo una questione di tempo. Le scelte delle donne vanno correlate, per meglio essere lette, sia alle loro esigenze esistenziali, fatte di bisogni, di priorità e di obiettivi da perseguire, sia ai loro orientamenti sociali e culturali, a conferma della teoria che le associa alle caratteristiche del carico di lavoro proprio delle singole discipline: programmabile o prevedibile (Area Medica), tecnologico-pratico (Area dei Servizi), poco programmabile fino ad essere imprevedibile (Area Chirurgica e Area dei Servizi). Lo studio mette in luce un ulteriore fenomeno su cui riflettere vista la sua dimensione: quello dei decaduti, cioè di coloro che pur avendo vinto il concorso non hanno scelto la Scuola di specializzazione con la forte prevalenza degli uomini (33,42%) rispetto alle donne (16,14%). Le cause delle rinunce sono da attribuire all’insoddisfazione di non poter scegliere la tipologia di scuola preferita, al rifiuto di sedi ritenute disagiate e costose, all’indisponibilità ad effettuare scelte residuali. I decaduti, loro malgrado, contribuiscono in maniera non indifferente, attraverso una scelta non effettuata, ad alimentare quell’“imbuto formativo” in cui sono costretti tanti giovani medici neolaureati, impossibilitati a completare il loro percorso formativo per mancanza di contratti finanziati ed evidenti errori di programmazione.

Lo studio chiude con un appello. Nel Paese sono in atto dei processi che attengono alle trasformazioni di una società in movimento e che investono anche le donne medico. Tali processi hanno bisogno di essere monitorati, capiti e governati. I centri decisionali devono attuare quei provvedimenti legislativi e normativi, a cominciare da una riforma strutturale della formazione medica post-laurea, atti a risolvere in modo efficace le non poche problematiche che le donne medico, sempre più numerose, incontrano nell’esercizio della loro professione. 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
La Asl di Salerno al Giffoni Film Festival: Giffoni e la cura – Giffoni che cura
Il tema più caro riguarda la funzione terapeutica e di sviluppo esercitata proprio dal Giffoni Film Festival sul benessere dei giovani che vi partecipano
Task shifting da medici a personale sanitario? I sindacati: «Rischio contenziosi»
ANAAO-ASSOMED e CIMO-FESMED scrivono alla Corte dei Conti. I due sindacati della dirigenza medica intendono chiedere un interpello all’ARAN
Attività sportiva panacea contro le “devianze”? Ecco perché non è così
La psicologa Morgilli (OdP Lazio): «Lo sport non è un medicinale che può essere prescritto. Attenzione alle attitudini individuali e al contesto, per intercettare fattori di rischio»
Dopo i medici cubani, la Calabria apre agli specializzandi. Viola (Federspecializzandi): «Servono cambiamenti strutturali»
Per contrastare la grave carenza di medici, la Regione Calabria ha pubblicato un avviso per reclutare specializzandi da tutta italia. Federspecializzandi: «Positivo, ma per specializzandi non è una scelta facile»
Visite andrologiche, 1 under20 su 3 ha problemi ma solo il 2% si controlla. SIA: «Il tema è ancora un tabù»
Al via la campagna “Amore senza ostacoli”, da settembre nelle scuole con il Vocabolandro
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...