«Una eccezionale risorsa professionale totalmente inutilizzata, professionisti esperti e perfettamente formati con esperienza ultratrentennale, ben aggiornati e spesso in prima linea su Covid-19», spiega il Presidente Simg Claudio Cricelli nella lettera aperta al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al Ministro della Salute Roberto Speranza
«Non abbassare la guardia nei confronti del virus e continuare a mettere in campo tutte le misure di prevenzione e sicurezza anti-Covid 19, pur riprendendo con prudenza e cautela uno stile di vita sempre il più possibile ordinario e consueto. L’epidemia continua a impegnarci in una sfida senza precedenti, ma in vista della riapertura delle scuole non si può e non si deve pensare a un inevitabile adattamento in funzione della salvaguardia della salute degli studenti, gli insegnanti e tutti gli operatori del settore».
Così in una nota la SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) che ha inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al Ministro della Salute Roberto Speranza avanzando una proposta concreta tesa all’impiego, in forma totalmente gratuita e volontaria, dei medici di Medicina Generale in pensione proprio all’interno di tutte le scuole italiane, per le finalità e con le procedure individuate a supporto della riapertura degli istituti scolastici a tutela, oltretutto, dell’intera comunità.
«L’appello è rivolto in particolare alle migliaia di Medici di Medicina Generale in pensione, eccezionale risorsa professionale totalmente inutilizzata, professionisti esperti e perfettamente formati e con esperienza in genere ultratrentennale, ben aggiornati e spesso in prima linea su Covid19», spiega il Presidente SIMG Claudio Cricelli tra le righe della lettera aperta indirizzata ai Ministri Azzolina e Speranza.
«Tali figure professionali hanno lo straordinario vantaggio di conoscere giá gli studenti, il personale scolastico, le loro famiglie in quanto medici operanti nelle comunità – continua Cricelli – Saremmo in grado con Fimmg di fornire immediatamente molte disponibilità». E a sostegno della proposta avanzata dalla Simg ci sarebbe anche il fatto che le Associazioni della Medicina Generale italiana posseggono le necessarie competenze e gli strumenti di supporto alla formazione sui temi specifici della salute delle persone, della prevenzione e della sorveglianza epidemiologica e i supporti informatici necessari «che le offro a titolo totalmente gratuito, fatte salve le necessarie protezioni e salvaguardie di rito», conclude il presidente Cricelli in un accorato appello in una prospettiva di collaborazione e lungimiranza strategica.