Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi: «È tempo di sanare questa grave ingiustizia»
«È ora di restituire i soldi e i diritti negati ai nostri medici». Nasce da questo presupposto la petizione lanciata dal gruppo Consulcesi con l’obiettivo di sanare definitivamente la profonda ingiustizia subita da oltre 180mila specialisti italiani. «In poche ore, l’iniziativa lanciata su Change.org ha già raccolto centinaia di adesioni – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi –, l’obiettivo è allargare sensibilmente il consenso sulla necessità di riconoscere immediatamente il diritto di tutti quei professionisti fortemente penalizzati da una disparità di trattamento. Ci sono già tanti esponenti delle istituzioni sanitarie, del mondo politico e della società civile pronti a sostenere questa iniziativa. È il proprio il caso di dire che “l’unione fa la forza” e tutti insieme, ora che ci sono fondi e volontà politica, possiamo mettere fine a questa ingiustizia».
L’obiettivo della petizione è quello di far valere i diritti negati di migliaia di medici italiani ingiustamente sottopagati negli anni della specializzazione. La questione nasce da due Direttive europee (82/76 CEE e 93/16/CE) che prevedevano un’adeguata remunerazione per i medici che frequentano le scuole di specializzazione, che lo Stato italiano ha recepito in ritardo, e solo parzialmente. Si è creata così una disparità enorme tra i medici italiani immatricolati tra il 1978 ed il 2006 ed i colleghi europei. Questa vecchia disparità genera conseguenze ancora oggi, con una emorragia di denaro pubblico a causa delle numerose azioni legali che si stanno determinando con una giurisprudenza favorevole ai ricorrenti e lo Stato esposto ad un esborso miliardario. Solo il gruppo Consulcesi ha visto riconoscere oltre 500 milioni di euro in favore dei medici tutelati.
La petizione rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Elisabetta Casellati, al Presidente della Camera Roberto Fico e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiede di sanare questa situazione con una legge esaustiva, che sia una soluzione definitiva per i medici che hanno subito questo torto e per l’intera collettività.
In Parlamento sono stati di recente proposti in Senato due Disegni di legge bipartisan (n.1802 e n.1803) che promuovono una transazione tra Stato ed ex specializzandi per chiudere i contenziosi in corso. L’accordo transattivo è all’attenzione della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) in sede redigente. Sono previsti altresì i Pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 6ª (Finanze), 11ª (Lavoro), 12ª (Sanità), 14ª (Unione europea), Questioni regionali.
«Anche se l’approvazione della legge sarebbe necessaria per chiudere i contenziosi – commenta Tortorella – riteniamo necessario modificare lo stanziamento che risulta inadeguato alle richieste dei medici rappresentati da Consulcesi, come non soddisfa neanche la modalità di erogazione in contribuzione figurativa. Chiediamo soldi veri da restituire ai medici, che sono quelli che gli spettano di diritto, non contributi figurativi o altro».
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