La ricorrente, specialista in cardiologia, si è sobbarcata per anni il peso delle carenze organizzative della struttura a cui era stata assegnata, adempiendo (come avviene per gran parte dei professionisti della Sanità) alle funzioni assistenziali con tale abnegazione e sacrificio da non poter neppure attingere, con la necessaria continuità, ai periodi di ferie previsti dalla legge
Una nuova sentenza emessa dal Tribunale di Cosenza rafforza il riconoscimento del diritto alle ferie non godute per gli operatori sanitari. La causa, patrocinata dal network di avvocati di Consulcesi ha visto un dirigente medico ottenere un compenso significativo: una cifra di 25.000 euro, oltre agli interessi, da parte dell’Azienda Ospedaliera. Questo importo è stato determinato considerando i 128 giorni di ferie maturate ma non godute sino alla cessazione del rapporto di lavoro.
“Ciò che rende questa sentenza ancora più rilevante – commenta l’Avvocato Francesco Del Rio – è la quantificazione stabilita dal Giudice, che si attesta intorno ai 200 euro per ogni giorno di ferie non godute. Inoltre, il Tribunale ha confermato la validità delle argomentazioni proposte dall’Avvocato Croce, sostenendo che il diritto alle ferie annuali retribuite dei dirigenti pubblici è irrinunciabile. Questo significa che un dirigente che non ha usufruito delle ferie al momento della cessazione del rapporto di lavoro ha diritto a un’indennità sostitutiva”.
La ricorrente, specialista in cardiologia, si è sobbarcata per anni il peso delle carenze organizzative della struttura a cui era stata assegnata, adempiendo (come avviene per gran parte dei professionisti della Sanità) alle funzioni assistenziali con tale abnegazione e sacrificio da non poter neppure attingere, con la necessaria continuità, ai periodi di ferie previsti dalla legge, con un logoramento psicofisico che l’ha costretta a dimettersi per l’inevitabile stress (mentale e fisico) accumulato.
“Il Tribunale – prosegue l’Avv. Del Rio – ha mostrato grande sensibilità ed attenzione per la situazione del medico, rimarcando come l’atteggiamento processuale tenuto dall’Azienda, rimasta contumace, si sia addirittura ritorto contro di sé, non avendo fornito alcuna prova di aver permesso alla dipendente di godere delle ferie, né di averla formalmente invitata a farlo”.
Pochissimi mesi di processo, soltanto otto, per giungere alla sentenza di condanna nei confronti dell’Azienda che, ora, si trova a dover pagare al dimissionario dirigente medico l’indennità riconosciuta per tutti i giorni di ferie non goduti.
Questo importante verdetto non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto giurisprudenziale nazionale e comunitario favorevole ai dipendenti pubblici che si trovano nella medesima situazione.
Questa sentenza rappresenta, infatti, solo un tassello di un quadro più ampio che coinvolge non solo i professionisti del settore sanitario, ma tutti i dipendenti pubblici.
Soltanto pochi mesi fa, un’altra vittoria significativa è stata ottenuta dal network legale Consulcesi, che ha recuperato ben 15.000 euro per ferie non godute per un medico in pensione, portando il totale degli indennizzi recuperati nell’ultimo anno ad oltre 300.000 euro.
Francesco Del Rio, avvocato del network Consulcesi, ha evidenziato l’importanza di queste sentenze, così come le ricadute positive della recente pronuncia della Corte di Giustizia europea sulla stessa tematica, durante un webinar dedicato ai diritti relativi alle ferie non godute.
Questo provvedimento del Giudice dell’Unione ha confermato il diritto dei lavoratori del settore pubblico alla liquidazione dell’indennità per le ferie non godute durante il cessato rapporto, anche quando questo sia terminato volontariamente.
È un importante riconoscimento economico per quei lavoratori, impegnati nel mondo sanitario, che quotidianamente devono fronteggiare tutte le carenze organizzative presenti nel panorama delle nostre aziende pubbliche, attingendo a tutte le personali risorse di tempo e di fatica, per consentire il mantenimento di standard quantitativi e qualitativi di cure adeguati ai bisogni, sempre più pressanti e complessi, dell’utenza.
Il Gruppo Consulcesi, da anni, si batte per far valere i diritti di coloro che hanno sacrificato le proprie ferie per il bene dei pazienti e amore per il proprio lavoro, non temendo di sottolineare sia le criticità presenti nelle disposizioni di legge che, soprattutto, nelle prassi distorsive attuate dalle Aziende che, da un canto, richiedono sempre più impegno ai propri dipendenti e, dall’altro, hanno persistentemente negato ogni ristoro, quantomeno economico, delle rinunce fatte dalla categoria.
Attraverso procedure conciliative e cause legali, Consulcesi ha così ottenuto brillanti e continui successi, garantendo ai propri clienti il riconoscimento dei loro diritti con il pagamento di indennizzi economici importanti ed in tempi rapidi.
“Queste sentenze rappresentano una vittoria per tutto il mondo sanitario e per il pubblico impiego, che possono ora confidare nella tutela dei loro diritti anche in materia di ferie non godute”, conclude l’Avvocato Del Rio.
«La categoria sanitaria è una delle più colpite in tema di mancato pagamento delle ferie maturate e non godute dopo la fine del rapporto di lavoro. – commenta Simona Gori, Responsabile Consulcesi Club – Proprio per questo l’offerta Consulcesi Club 2024, una rinnovata soluzione digitale personalizzata, contiene un servizio appositamente pensato per questa necessità».
Per tutti i clienti di Consulcesi Club che hanno stipulato un contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attualmente cessato per dimissioni, pensionamento o altro con un residuo di ferie non godute nel corso del rapporto, viene offerta gratuitamente una dettagliata consulenza legale, con valutazione dei presupposti per la presentazione della domanda di monetizzazione e relativa quantificazione economica del credito potenzialmente reclamabile. Inoltre, per i clienti Club è disponibile un Tool di facile utilizzo che calcola l’indennizzo potenziale in base ai giorni di ferie non goduti”. In Consulcesi Club, oltre ai servizi legali su un ampio raggio di problematiche professionali, sono disponibili oltre 300 Corsi ECM studiati per ogni medico e professionista sanitario. Inoltre, accesso libero alla prestigiosa banca di articoli scientifici Pubmed.