Salute, benessere e prevenzione
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Movimento e apprendimento, insieme, proteggono il cervello dall’età. Lo sostiene la dottoressa Annamaria Crespi, ideatrice del metodo WAL, che spinge le persone a camminare ascoltando degli audio in cuffia. «L’idea – confessa la dottoressa – l’ho rubata ad Aristotele, che era solito insegnare camminando». Dottoressa Crespi, perché camminare fa bene? «Camminare fa bene per i […]
Movimento e apprendimento, insieme, proteggono il cervello dall’età. Lo sostiene la dottoressa Annamaria Crespi, ideatrice del metodo WAL, che spinge le persone a camminare ascoltando degli audio in cuffia. «L’idea – confessa la dottoressa – l’ho rubata ad Aristotele, che era solito insegnare camminando».
Dottoressa Crespi, perché camminare fa bene?
«Camminare fa bene per i motivi banali che sanno tutti: tenere i muscoli in funzione, tenere le articolazioni in movimento, quindi tutto l’organismo si olea, si evita quindi che si formi la ruggine con gli anni. Per gli anziani i benefici sono molto evidenti, perché una persona che è già in là con gli anni normalmente fa una vita abbastanza di routine e noiosa. Invece con il nostro metodo ha tanti stimoli perché ogni percorso WAL permette di ascoltare un racconto su argomenti di interesse, ci sono poi delle musiche di sottofondo, si avvale delle pause musicali che sono fondamentali perché servono a fissare i contenuti a rilassare la mente a dare una sorta di benessere acustico. È l’audio che permette di camminare quasi un’ora senza accorgersene, senza fare la minima fatica».
Com’è nato questo metodo e a chi è rivolto?
«Il metodo nasce per la prevenzione delle malattie neurodegenerative della terza età. Poi molti medici ci hanno consigliato di utilizzarlo con i bambini, per esempio con chi ha difficoltà a stare fermo a scuola e ha diagnosi di ADHD, cioè iperattività o disturbi di apprendimento o epilessia, ossia problemi a seguire i normali ritmi scolastici. Ma tutti i bambini devono muoversi, perché nell’età dello sviluppo tutto l’organismo cresce, le ossa e i muscoli si devono rafforzare. Adesso stiamo partendo con una nuova sperimentazione nella scuola media: facciamo praticare ai ragazzi il metodo WAL due volte a settimana, facendo loro ascoltare le lezioni scolastiche, ma rendendole più divertenti di quelle ‘tradizionali’. Vedremo se aumenteranno il gradimento e la creatività e se i risultati scolastici e le loro prestazioni miglioreranno».