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Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro i tumori infantili. Secondo l’Associazione italiana registri tumori, per il quinquennio 2016-2020, in Italia, saranno diagnosticate 7.000 neoplasie tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti. Il dato è in linea con il quinquennio precedente, anche se si continua ad osservare un trend in leggera crescita solo […]
Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro i tumori infantili. Secondo l’Associazione italiana registri tumori, per il quinquennio 2016-2020, in Italia, saranno diagnosticate 7.000 neoplasie tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti. Il dato è in linea con il quinquennio precedente, anche se si continua ad osservare un trend in leggera crescita solo per alcuni casi tra gli adolescenti: nel periodo 1998-2008 sono aumentate del 2% ogni anno le diagnosi di tumori maligni tra le ragazze, mentre in entrambi i sessi si è registrato un incremento di tumori della tiroide (+8% l’anno).
Come riportato dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), quel che è decisamente cambiato, negli ultimi quarant’anni, è il tasso di mortalità , che è in netta diminuzione. I bambini e i ragazzi tra 0 e 19 anni che muoiono di tumore sono sempre meno: nel 2008 i decessi erano circa un terzo di quelli registrati nei primi anni Settanta.
Sono i tumori del sangue (e in particolare le leucemie) a mostrare i successi maggiori con una sopravvivenza che in alcuni casi oggi supera il 90% dei casi. Il merito è largamente attribuibile all’uso della chemioterapia secondo schemi ben definiti, con un approccio messo a punto grazie alla cooperazione internazionale fra oncologi pediatri. Ai successi di questa tecnica si aggiunge il trapianto di midollo, di cui i medici italiani sono stati promotori e pionieri. Anche nel campo dei sarcomi ossei e dei tessuti molli si riscontrano grandi passi avanti, in particolare grazie alla migliore capacità di individuare le caratteristiche molecolari della malattia e di trovare la cura più adatta.
La terapia farmacologica somministrata prima dell’intervento chirurgico (chemioterapia neoadiuvante) è in grado di evitare gli interventi mutilanti che un tempo erano l’unica possibilità di salvezza per i giovani colpiti da questi sarcomi.
I tumori pediatrici più comuni sono le leucemie e, tra queste, la leucemia linfoblastica acuta. Secondi in ordine di frequenza sono i tumori del sistema nervoso centrale, seguiti dai linfomi. Questi tre gruppi di malattie sono responsabili di oltre due terzi dei casi di cancro nell’infanzia.
Ma da cosa sono causati i tumori pediatrici? Nella maggior parte dei casi i tumori infantili non dipendono dagli stili di vita, ma da fattori non del tutto noti, per cui è più difficile pensare a interventi di prevenzione.