Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Ricerca 28 Giugno 2018

Adolescenti e gioco d’azzardo: la guida del Bambino Gesù contro la dipendenza

È un fenomeno che non risparmia neanche gli adolescenti. I dati sulla dipendenza dei minori dal gioco d’azzardo, infatti, sono allarmanti: secondo gli studi IPSAD ed ESPAD del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in Italia il 33,6% degli under 18 tenta la sorte con i ‘gratta e vinci’ e frequenta le agenzie di scommesse. Genitori e insegnanti […]

Immagine articolo

È un fenomeno che non risparmia neanche gli adolescenti. I dati sulla dipendenza dei minori dal gioco d’azzardo, infatti, sono allarmanti: secondo gli studi IPSAD ed ESPAD del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in Italia il 33,6% degli under 18 tenta la sorte con i ‘gratta e vinci’ e frequenta le agenzie di scommesse.

Genitori e insegnanti non sempre sono in grado di riconoscere i segnali lanciati dai giovani a rischio. Per questo, l’Istituto Bambino Gesù ha promosso una guida per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, diretto dal professor Alberto Ugazio -che dà  suggerimenti su come riconoscere e gestire il problema e indica i percorsi terapeutici da seguire in caso di vera e propria dipendenza.

LE CAUSE

La dipendenza da gioco d’azzardo – spiegano gli specialisti del Bambino Gesù – deriva da una complessa interazione tra fattori biologici, psicologici e ambientali che varia da persona a persona. Dal punto di vista biologico, nei giocatori d’azzardo i circuiti cerebrali che guidano il comportamento subiscono una sorta di “inganno”, iniziando a rispondere come se l’azione del gioco fosse necessaria alla sopravvivenza. Il tratto psicologico che maggiormente predispone allo sviluppo delle dipendenze è la scarsa capacità di autocontrollo (caratteristica distintiva dell’adolescenza), mentre i principali fattori di rischio ambientali sono rappresentati dal contesto socio-economico in cui i ragazzi vivono, dall’esposizione a eventi stressanti e dalla familiarità con le dipendenze e con altre patologie psichiatriche.

QUANDO SI TRASFORMA IN DIPENDENZA?

Il gioco d’azzardo consiste nello scommettere beni, il più delle volte soldi, sull’esito incerto di un evento futuro. Si trasforma in pericolosa dipendenza quando chi gioca perde la capacità di controllare volontariamente i propri comportamenti; non riesce più a stabilire e rispettare un limite di tempo e denaro da impiegare e ha come unico scopo della giornata la ricerca compulsiva dell’attività che genera piacere. Questa forma di dipendenza non riguarda solo gli adulti e il rischio di diventarne vittima si corre sia all’esterno che all’interno delle mura domestiche, a causa dell’utilizzo – anche tra i più piccoli – di App o siti internet che consentono un facile accesso al gioco.

Come le altre dipendenze, anche quella da gioco è caratterizzata da elementi ricorrenti: il craving, il desiderio improvviso e incontrollabile di giocare; l’astinenza, sensazione di irrequietezza associata a sintomi fisici e psicologici se non si riesce a giocare; l’assuefazione, la necessità di aumentare progressivamente la quantità di tempo dedicato al gioco. Caratteristica specifica dei giocatori patologici, infine, il gambling, ovvero la tendenza a sovrastimare la propria abilità di calcolo delle probabilità e a sottostimare l’esborso economico che porterà ad una vincita.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Vaccini: “In calo copertura nei bambini, polio e morbillo ancora sotto soglia”

Pubblicato il Report del ministero della Salute sulle coperture vaccinali dell'età pediatrica e dell'adolescente aggiornato al 31 dicembre 2023
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Nutri e Previeni

Frutta, caffè, cioccolato e vino riducono fino al 23% il rischio di sindrome metabolica

Una dieta ricca di prodotti come uva, fragole, arance, cioccolato, vino e caffè, può ridurre il rischio di sindrome metabolica fino al 23%. Almeno questo è quanto emerso da u...
Nutri e Previeni

World Obesity Day, l’appello alle Istituzioni: “Inserire l’obesità nei Lea e tra le patologie croniche”

Dalle organizzazioni italiane aderenti e partner della World Obesity Federation una lettera aperta rivolta alle Istituzioni. L’onorevole Pella: “Ad aprile l’approvazione della Legge ...