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Aggressioni ai medici, è allarme. Più colpite le donne

Ancora un medico aggredito da un paziente all’ospedale San Camillo di Roma. Le ultime violenze risalivano solo ad una settimana fa al punto di primo intervento di Ladispoli e all’ospedale Sant’Andrea. Al San Camillo un ragazzo italiano di 29 anni ha perso il controllo prendendo di mira camici bianchi, infermieri ed agenti di polizia, fino […]

Ancora un medico aggredito da un paziente all’ospedale San Camillo di Roma. Le ultime violenze risalivano solo ad una settimana fa al punto di primo intervento di Ladispoli e all’ospedale Sant’Andrea.

Al San Camillo un ragazzo italiano di 29 anni ha perso il controllo prendendo di mira camici bianchi, infermieri ed agenti di polizia, fino ad arrivare a danneggiare macchinari e locali dell’ospedale.

Un fenomeno, quello della violenza contro gli operatori sanitari, che non conosce sosta. I dati raccolti dall’Osservatorio regionale sulla sicurezza degli operatori sanitari, parlano di un’aggressione ogni tre giorni. Le più attaccate risultano essere le donne, vittime, spesso, di violenze verbali ed appellativi poco gratificanti.

Dall’indagine dell’Osservatorio emerge che la maggior parte delle aggressioni si verificano al pronto soccorso (23%) o in ambulanza (21%). Nel 65% dei casi si tratta di pazienti e nel 17,5%  di parenti accompagnatori che lamentano attese troppo lunghe o informazioni poco precise sulle cure ai familiari.

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