Aumentano in modo preoccupante in Sicilia i casi di intossicazione e anche i decessi causati dall’uso, soprattutto da parte di minori, di nuove droghe, assunzione impropria di farmaci per ottenere lo “sballo”, doping amatoriale e prodotti fabbricati clandestinamente e acquistati sul web. Il Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche (“Stebicef”) dell’Università di […]
Aumentano in modo preoccupante in Sicilia i casi di intossicazione e anche i decessi causati dall’uso, soprattutto da parte di minori, di nuove droghe, assunzione impropria di farmaci per ottenere lo “sballo”, doping amatoriale e prodotti fabbricati clandestinamente e acquistati sul web.
Il Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche (“Stebicef”) dell’Università di Palermo, in collaborazione con Federfarma nazionale e Federfarma Palermo, Federazione nazionale Ordini dei farmacisti (Fofi), diverse scuole e alcuni Comuni dell’Isola, e col patrocinio dell’assessorato regionale della Salute, del Rotary Club distretto 2110 e del Lions Unipa, avvia un progetto di prevenzione regionale che si articola nella formazione degli operatori sanitari di pronto soccorso, delle forze dell’ordine e dei farmacisti, e nell’informazione capillare presso atenei e scuole, allo scopo di fare conoscere ai ragazzi e ai loro genitori gli effetti sulla salute a breve, medio e lungo termine delle sostanze che si assumono sempre più frequentemente.
Il 30 giugno scorso presso Federfarma Palermo-Utifarma, in via Libertà, 97, a Palermo, il tossicologo professor Fabio Venturella del dipartimento “Stebicef”, e Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo, hanno illustrato alla stampa i dati sulla recrudescenza del fenomeno raccolti presso i pronto soccorso e i principali reparti ospedalieri della Sicilia, nonché i risultati di un questionario nelle scuole in cui i ragazzi, a partire dall’età di 12 anni, ammettono con molta naturalezza l’uso di droghe e similari.