Rassicurazioni dal presidente cinese: «Disponibili per un’indagine». Speranza: «Vaccino bene pubblico globale e diritto per tutti»
«Più di 4 milioni e mezzo di casi di Covid-19 e oltre 300 mila morti sono state segnalati all’Oms. Ma i numeri non riescono a raccontare la storia della pandemia: ogni perdita di vite umane lascia una cicatrice per famiglie, comunità e nazioni». Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha iniziato così la 74esima Assemblea mondiale della Sanità a Ginevra.
Il Dg ha messo in luce quanto il contagio abbia mostrato le disuguaglianze, le ingiustizie e le contraddizioni del mondo moderno, sottolineando: «Centinaia di milioni di persone hanno perso il lavoro. La paura e l’incertezza abbondano. L’economia globale si dirige verso la sua più forte contrazione dalla Grande Depressione. Gli impatti sulla salute della pandemia di Covid-19 si estendono ben oltre la malattia e la morte causate dal virus stesso. Questa è molto più di una crisi sanitaria».
La porzione di popolazione che ha sviluppato anticorpi non supera il 20% nel mondo, ha fatto presente guardando ai primi studi di sieroprevalenza. Dunque la maggioranza è ancora suscettibile al virus. «La strada da fare è ancora lunga», ha sottolineato Ghebreyesus. «Oggi chiedo a tutte le nazioni – ha continuato – di investire nel rafforzamento e nell’attuazione dei numerosi strumenti a nostra disposizione, in particolare del trattato globale che sostiene la sicurezza sanitaria globale: il Regolamento sanitario internazionale».
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Agli oltre 100 Paesi che hanno richiesto un’inchiesta indipendente sulla pandemia da coronavirus, il dirigente ha risposto di essere disponibile a iniziare non appena opportuno. «L’Independent Oversight Advisory Committee – ha aggiunto – ha pubblicato oggi la sua prima relazione sulla pandemia, con diverse raccomandazioni sia per il segretariato che per gli Stati membri. In questo spirito, accogliamo con favore la risoluzione proposta dinanzi a questa Assemblea, che richiede un processo graduale di valutazione imparziale, indipendente e globale. Per essere veramente globale, tale valutazione deve comprendere l’insieme della risposta di tutti gli attori, in buona fede».
E in buona fede si è dichiarata la Cina, dichiarando di aver agito «in modo aperto, trasparente e responsabile» nella lotta al coronavirus. Nel suo intervento, il presidente cinese Xi Jinping ha parlato di disponibilità a un’indagine quando il virus «sarà posto sotto controllo». «Questo lavoro – ha aggiunto – dovrà essere basato sulla scienza, dovrà essere guidato dall’Organizzazione mondiale della sanità e condotto in modo oggettivo e imparziale». In arrivo due miliardi di dollari per lo sviluppo economico e sociale dei Paesi colpiti, ha ribadito.
«Il vaccino sarà un bene pubblico globale», ha concluso infine, unendosi all’appello di Medici senza Frontiere e alla richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. Nel suo intervento all’Assemblea Macron ha parlato di una pandemia che può essere affrontata solo unendo le forze. Ha chiesto quindi una «Oms forte che possa fare vero coordinamento» e «più trasparenza nel valutare cosa ha e non ha funzionato».
Intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che nel suo messaggio ha voluto sottolineare «l’importanza dell’Oms e la necessità di rafforzare il suo ruolo centrale, soprattutto in tempi di crisi». «Ma questo vuol dire – spiega in una nota – lavorare insieme per costruire un’Agenzia più forte, ripensando il suo ruolo e le sue funzioni. Dobbiamo assicurarci che sia completamente indipendente da influenze esterne, politiche o finanziarie, e che sia guidata solo dalla scienza. In questo senso è importante che gli Stati contribuiscano con risorse umane e finanziarie con l’unico obiettivo di aumentare la preparazione e la risposta dei singoli Paesi con il supporto di alto livello tecnico e scientifico dell’Agenzia al servizio di tutti gli individui. Una sfida fondamentale – prosegue – è rappresentata dallo sviluppo di un vaccino per il Covid-19 sicuro ed efficace. Dobbiamo impegnarci perché il vaccino sia considerato un bene pubblico globale, un diritto di tutti e non un privilegio per pochi».
Per il Dg dell’Oms «il mondo non ha bisogno di un altro piano, un altro sistema, un altro meccanismo, un altro comitato o un’altra organizzazione. Deve rafforzare, attuare e finanziare i sistemi e le organizzazioni di cui dispone, incluso l’Oms. Molti leader che hanno parlato oggi hanno sollevato questi problemi: attuare, sostenere l’Oms e finanziare». Tra gli inviti quello a fare del mondo un luogo diverso per sempre, meno vulnerabile e meno impreparato.
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