La “Bibbia dell’innovazione” elenca tutti i campi in cui la tecnologia che sta alla base delle criptomonete avrà un effetto positivo in ambito sanitario. Ecco quali sono…
Tracciabilità dei farmaci, Smart-contract, trial clinici, ricerca genomica. Questi sono solo alcuni dei campi individuati da Wired in cui la tecnologia che sta alla base delle criptovalute, ovvero la Blockchain, potrebbe migliorare a dismisura in ambito sanitario. Perché «seppure i principi da cui sono nati Bitcoin e criptovalute siano stati inizialmente sfruttati e sperimentati in campo economico – si può leggere nell’articolo di Wired –, la stessa tecnologia ha il potenziale adatto per rinnovare radicalmente numerosi settori industriali, incluso il mondo della sanità». La Blockchain, ovvero la “catena di blocchi” che garantisce l’esattenza e l’integrità delle informazioni che contiene, potrebbe dunque essere «una soluzione ordinata e di facile gestione», ed è per questo che «molti professionisti stanno seriamente valutando la possibilità di applicare tali principi, così da migliorare diversi aspetti del proprio lavoro». Qualche esempio?
Tracciabilità dei farmaci: «Ogni transazione tra case farmaceutiche, grossisti, farmacisti e pazienti – spiega Wired – potrebbe essere tracciata, così da verificare importanti informazioni sul prodotto, individuare farmaci contraffatti e assicurarsi che i pazienti ricevano realmente le medicine a loro prescritte»; Smart-Contract (ovvero i Contratti Evoluti): «La creazione di una documentazione apposita permetterebbe anche di condividere, in forma anonima e nel rispetto della privacy, i dati di alcuni pazienti con specifiche organizzazioni sanitarie». Trial clinici: «Sistemi più sicuri di quelli attuali garantirebbero l’impossibilità di alterazione e modifica fraudolenta di dati legati a trial clinici»; accuratezza medica: «La collaborazione tra pazienti, ricercatori e medici potrebbe giovarsi della maggiore possibilità di scambi e confronti, portando a percorsi di cura specifici e personalizzati»; ricerca genomica: «L’accesso a dati genetici protetti all’interno della Blockchain risulterebbe molto utile per i medici curanti».
Ma le possibili innovazioni non si fermano qui. Nell’analisi di Wired compaiono anche la gestione delle pratiche assicurative e fatturazione e quella delle cartelle cliniche. In entrambi i casi il protocollo sarebbe fondamentale per garantire l’integrità e la correttezza dei dati dei pazienti, che potranno essere consultati – ed eventualmente modificati – soltanto da tutte quelle figure (operatori sanitari, pazienti, familiari dei pazienti) che sono in possesso dei permessi necessari.
Il mondo economico e finanziario è già cambiato con l’esplosione delle criptovalute (Bitcoin ed Ethereum in testa). La sanità lo farà presto.