Dodici federazioni si rivolgono a Commissione europea e governi e chiedono dispositivi di protezione e tamponi per chi sta combattendo contro il Covid-19
«Proteggete il personale sanitario». L’ennesimo appello, questa volta, è rivolto a Commissione europea e governi, ed è lanciato da dodici organizzazioni rappresentative di medici e professionisti sanitari europei.
La richiesta è di sostenere e proteggere chi sta combattendo contro il Covid-19: il personale deve essere dotato di dispositivi di protezione individuale (DPI) e deve essere regolarmente testato, indipendentemente dai sintomi o dall’esposizione segnalati. Altrimenti, il numero di infezioni e decessi tra le fila del personale sanitario continuerà ad aumentare costantemente. «Deve essere priorità dell’Unione europea – si legge nella dichiarazione – garantire che tutti gli Stati membri uniscano le risorse e armonizzino i protocolli di prevenzione per garantire la protezione delle vite umane».
«Anche in tempi di crisi – aggiungono le organizzazioni – devono essere garantite condizioni di lavoro adeguate, in applicazione della direttiva europea sull’orario di lavoro. Il personale deve avere pause e turni di riposo, per poter continuare a lavorare in quella che potrebbe essere una crisi globale a lungo termine. Lavorare in tali condizioni ha un impatto sulla salute psicologica del personale ed è necessario predisporre anche servizi di supporto adeguati».
«Le organizzazioni europee dei professionisti sanitari chiedono infine alla Commissione europea di aprire una linea permanente di comunicazione con gli operatori sanitari europei per condividere esperienze e migliori pratiche in tutta Europa e garantire che le misure di sostegno della Commissione si concentrino sulle priorità operative sul campo».
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