Nonostante i tre quarti della popolazione siano vaccinati, nel Regno Unito tornano ad aumentare i casi di Covid-19. Il racconto di un cardiologo italiano a Londra
Tamponi a tappeto per spegnere sul nascere i focolai della variante indiana che sembra essere più contagiosa, ma nessun allarmismo. La Gran Bretagna cerca di giocare d’anticipo sulla nuova possibile ondata di Covid-19 senza modificare, per il momento, il piano di riaperture. La conferma arriva da Londra dove Francesco Logiudice, cardiologo italiano in forza all’Hammersmith Hospital e membro della Rete medici italiani in Europa e nel mondo (REMIEM), racconta: «L’iter di riaperture continua, quella totale ci sarà il 21 giugno. I vaccini sembrano funzionare e, a fronte di un 10% in più di nuovi casi, gli accessi in terapia intensiva non sono aumentati. È chiaro che sono dati preliminari perché è una variante da poco scoperta e sarà importante monitorare le prossime settimane».
Per evitare possibili chiusure che andrebbero ad impattare sull’economia, si sta facendo una campagna di controllo attenta con test sulla popolazione di origine indiana e nei quartieri dove la comunità asiatica è maggiormente presente.
«Avere a che fare con una nuova variante crea ansia e preoccupazione – riprende il cardiologo italiano – e quindi non sapendo in cosa si possa tradurre tutto questo, si è diffuso un comportamento più attento che significa: quarantena per coloro che dal Regno Unito vanno in Europa e per coloro che arrivano in Gran Bretagna. Per tutti tampone, mascherina e distanziamento. Se però nei prossimi giorni dovessimo riscontrare un incremento significativo di casi, probabilmente saremmo costretti a cambiare le linee guida e a rinviare l’apertura totale di un paio di settimane».
«Per ora l’atteggiamento è di osservazione. Di sicuro la guerra contro il virus SARS-CoV-2 non è conclusa, anche se sono già 38 milioni i vaccinati, ovvero i tre quarti della popolazione adulta, e per il momento il vaccino sembra funzionare. Non si può prevedere come evolverà la situazione, per cui giustamente c’è attenzione».
«Tutto è sotto controllo – rassicura Logiudice nel congedarci -, anche la questione AstraZeneca. Chi ha meno di 40 anni può scegliere quale vaccino fare, anche se non dobbiamo dimenticare che a livello mondiale AstraZeneca è il vaccino più usato».
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