È stato anche registrato un +52% rispetto al 2019 di persone tra 16 e 74 anni che hanno effettuato telefonate o video chiamate attraverso il web
La pandemia e le conseguenti restrizioni alla mobilità delle persone hanno dato un’ulteriore spinta all’uso di internet. Secondo l’Eurostat si è passati dal 67% di persone (tra 16 e 74 anni) che hanno usato internet almeno una volta negli ultimi tre mesi del 2010 al 78% del 2015, per arrivare all’87% dell’anno appena concluso.
Nel 2020 internet è stato utilizzato principalmente per inviare o ricevere e-mail (74%), per trovare informazioni su beni e servizi (69%), per la messaggistica istantanea (68%), per la ricerca di notizie online (65%) e per telefonate o videochiamate (60%). La maggioranza delle persone ha utilizzato internet anche per operazioni bancarie (57%), per ascoltare musica (56%), per entrare sui social network (56%) e per cercare informazioni relative all’argomento salute (55%).
Sempre secondo l’Eurostat, negli ultimi 3 mesi precedenti all’indagine il 60% delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni che vivono nei Paesi Ue ha effettuato telefonate o videochiamate su Internet. Tra tutte le attività che possono essere effettuate sul web, le telefonate o videochiamate hanno registrato il maggiore aumento rispetto al 2019 (52%) e dall’inizio della raccolta dei dati (17% nel 2008).
Tra gli Stati membri dell’Ue con dati disponibili, i Paesi in cui sono state effettuate più telefonate o videochiamate sono Cipro (85% della popolazione tra 16 e 74 anni) e Paesi Bassi (83%). Al contrario, le percentuali più basse si registrano in Repubblica Ceca e Slovenia (52%).
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