I governi corrono ai ripari: la Francia torna alle mascherine obbligatorie, la Svizzera spinge l’offensiva vaccinale, la Germania valuta l’introduzione del Green pass sui luoghi di lavoro. Ema: «Quadro molto preoccupante, più ricoveri e morti»
La quarta ondata di Covid-19 agita l’Europa. Nelle ultime settimane, in molti paesi si registra la pressione sugli ospedali e un rapido e generalizzato aumento di nuovi casi e decessi.
Molti governi europei valutano nuove restrizioni per contenere la diffusione del virus e l’introduzione del Green passo obbligatorio. L’ipotesi lockdown va scongiurata. La situazione epidemiologica preoccupa soprattutto in Russia e Bulgaria ma anche Germania e Regno Unito temono per la crescita di nuove infezioni.
Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici anti-Covid dell’Agenzia europea del farmaco, mostra apprensione: «La situazione epidemiologica in Europa sta diventando sempre più complicata, con un nuovo aumento di casi di Covid. Alla luce dell’andamento della pandemia in Ue vogliamo ribadire il nostro messaggio sull’importanza che le persone si vaccinino o completino il ciclo vaccinale prima possibile».
Eccola situazione epidemiologica nei singoli Paesi europei, le misure di contrasto operative e le strategie possibili per ostacolare la quarta ondata.
L’Austria è alle prese con il rialzo dei contagi. I dati delle ultime 24 ore parlano di 8.595 casi positivi – il numero più alto del 2021 – e sono saliti del 30% i ricoverati in terapia intensiva. Vienna ha tracciato la strategia di difesa, prima che sia troppo tardi: bar, ristoranti e parrucchieri chiusi ai non vaccinati e vietati i raduni di più di 25 persone. Circa il 64% della popolazione austriaca è vaccinata contro il Covid, un dato tra i più bassi dell’Europa occidentale.
La Bulgaria è in seria difficoltà. Il paese sta affrontando la quarta ondata della pandemia ed è stato in procinto di dover inviare i propri pazienti Covid all’estero, con il sistema ospedaliero ormai al collasso. Il numero dei pazienti positivi ricoverati aumenta ogni giorno e il 90% dei posti in terapia intensiva risulta occupato. Da qui, la decisione drastica: tutti gli interventi chirurgici ed i ricoveri non urgenti sono stati sospesi. Su sette milioni di cittadini bulgari, solo un quinto si è completamente vaccinato. Per contrastare l’emergenza, il Green pass diventa obbligatorio per accedere a università, ristoranti, negozi con una superficie di oltre 300 mq, hotel, cinema, teatri e palestre. Le misure restrittive sono l’ultima spiaggia, prima del lockdown.
Mentre a Kiev i manifestanti No vax protestano contro la decisione di sospendere lo stipendio ai dipendenti statali che rifiutano di vaccinarsi entro l’8 Novembre, l’Ucraina rileva un’impennata nei contagi: 24.479 nuovi positivi. Gli ultimi dati registrano 752 decessi per complicanze riconducibili al Covid-19. Il Governo corre ai ripari con l’estensione del Green pass per accedere a bar, ristoranti, alberghi, palestre, trasporti pubblici, eventi, shopping center, luoghi di svago. Già previsto l’obbligo di mostrare un test negativo o l’effettuata vaccinazione anti Covid-19 per salire su aerei, treni e autobus a lunga percorrenza.
Nelle ultime 24 ore la Svizzera conta 2.609 nuovi casi e due morti, con un tasso di positività del 9,51%. Il 63,8% delle persone ha ricevuto la seconda dose. Un dato troppo basso per il Governo che sta lavorando ad una nuova campagna vaccinale. Dal 13 settembre è in vigore il Green pass sopra ai 16 anni per accedere alle aree interne dei ristoranti, delle strutture culturali e ricreative e agli eventi al chiuso. La certificazione verde, però, non è richiesta sui mezzi pubblici né per gli impianti sciistici. In caso di peggioramento del quadro epidemiologico si valuta la reintroduzione dell’obbligo di mascherina, le regole di distanziamento o le limitazioni della capienza. Le misure riguarderanno soltanto le persone che non sono in possesso del certificato Covid-19.
La situazione sanitaria si aggrava in Slovenia con un picco di 4.511 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mille in più del giorno precedente. I medici sloveni chiedono misure più rigide per fermare i contagi, preoccupati che l’epidemia vada fuori controllo. Le loro proposte sono: limitare gli assembramenti e ridurre gli orari di apertura di bar e ristoranti.
La Spagna non solo ha raggiunto l’immunità di gregge – più di 72 milioni di dosi somministrate, il 78,7% della popolazione è vaccinata – ma la situazione è ampiamente sotto controllo. L’obbligo del Green pass è lasciato alle singole regioni e i tribunali regionali di Galizia, Andalusia, Cantabria e Canarie non intendono utilizzarlo per accedere a bar, ristoranti e locali notturni.
Gli ultimi dati in Francia parlano di 10.050 nuovi casi e 39 morti in 24 ore. La situazione epidemiologica ha costretto il Governo a tornare sui suoi passi: obbligo di indossare la mascherina a scuola in 39 dipartimenti. Dal 9 agosto in Francia è in vigore il Green pass per poter entrare nei luoghi al chiuso, tra cui ristoranti o treni. Si spera che la certificazione verde e la campagna vaccinale siano sufficienti ad evitare nuovo coprifuoco e lockdown.
Anche la Germania deve fare i conti con un rapido aumento delle nuove infezioni da coronavirus. Cresce la pressione nelle unità di terapia intensiva e si sta assistendo a una “pandemia di non vaccinati”. Oltre il 66% della popolazione tedesca è vaccinata, ma moltissime persone tra i 18 e i 59 anni non lo sono. Per arginare la quarta ondata, si valuta di seguire l’esempio virtuoso dell’Italia: introdurre il Green pass sui luoghi di lavoro. La cancelliera Angela Merkel ha annunciato che «se la situazione negli ospedali peggiora allora sono possibili ulteriori restrizioni per le persone non vaccinate».
Altri 217 i morti a causa del coronavirus nel Regno Unito nelle ultime 24 ore. Ma ad oggi, Boris Johnson non intende tornare all’obbligo di mascherina, allo smart working né d’introdurre il Green pass in Inghilterra. Dal prossimo aprile, la vaccinazione contro il Covid sarà obbligatoria per tutto il personale a tempo pieno del Sistema sanitario nazionale.
La Romania è il secondo Paese meno vaccinato dell’Europa – solo il 37% della popolazione ha completato il ciclo – e sono stati riportati più di 10mila contagi. Solo nelle ultime 24 ore sono morte 451 persone per complicanze riconducibili al coronavirus, il numero più alto dall’inizio della pandemia. Non sono più disponibili letti nei reparti di terapia intensiva. Ciononostante, il Paese è stato il primo nell’Ue a revocare le restrizioni. Il Green pass è obbligatorio per la palestra, il cinema e il centro commerciale. Dal 25 ottobre al 24 novembre su tutto il territorio è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Il Covid continua a mietere vittime in Russia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.195 decessi il numero più alto dall’inizio della pandemia. La situazione è particolarmente difficile a Mosca, anche se il mini lockdown di 10 giorni per scuole, ristoranti e negozi non essenziali terminerà domenica perché la pressione sugli ospedali è diminuita. Il presidente Vladimir Putin ha chiesto alle forze militari di costruire ospedali per il crescente numero di malati di Covid-19 per ridurre il peso sul sistema sanitario. La volontà del Cremlino sarebbe quella di evitare nuovi lockdown ma è necessario frenare le nuove positività. Solo il 30% dei russi ha ricevuto due dosi di vaccino; è questo il grande problema.
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