Sanità 16 Luglio 2021 10:34

Obbligo vaccinale per sanitari e Green pass, le regole negli altri paesi europei

In Danimarca senza tampone o vaccino non si entra nemmeno dal parrucchiere, a Cipro non si va in hotel. Sull’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario anche il Regno Unito potrebbe seguire l’Italia

Obbligo vaccinale per sanitari e Green pass, le regole negli altri paesi europei

La variante Delta va fermata, non possiamo permetterci un altro inverno come quello del 2020: questa è l’unica certezza di tutte le istituzioni europee. Con questa idea è nato dallo scorso primo luglio il Green pass UE e, con lo stesso intento, si è arrivati a parlare di aumentarne le potenzialità. Vaccino o tampone per entrare anche in bar e ristoranti è la linea francese, adottata da pochi giorni, che sta aprendo la riflessione anche altrove. Sull’altro versante, si cerca una soluzione al personale sanitario non ancora vaccinato, e tanti pensano di seguire l’Italia imponendo l’obbligo.

Obbligo vaccinale per i sanitari

In Italia quello dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e assistenziale a contatto con i fragili è stato un punto fermo per il Ministero della Salute. È entrato in vigore sin da marzo e ai sanitari non in regola sono state date delle scadenze da rispettare per poter continuare a lavorare. Da tre settimane si riportano notizie dei primi ricollocamenti su mansioni amministrative, sospensioni e dimissioni di chi comunque non accetta il vaccino anti-Covid.

Prima di noi solo l’Arabia Saudita aveva preso una linea più dura: non si lavora senza vaccino. Da maggio l’obbligo è stato esteso a tutti i lavoratori del settore pubblico, privato e no profit. La Francia ha approvato l’obbligo vaccinale per i sanitari a inizio settimana, con la minaccia di sospendere lo stipendio a chi non si adatterà. Anche la Serbia sta seguendo lo stesso percorso.

A Mosca, a due milioni di persone con posti di lavoro pubblici, compresi gli operatori sanitari in prima linea, è stato detto che devono essere vaccinate dopo un picco di casi. Le aziende saranno monitorate per assicurarsi che rispettino le regole: almeno il 60% dei dipendenti deve avere una prima dose entro il 15 luglio o le aziende rischiano di essere multate.

Il governo del Regno Unito renderà obbligatoria la vaccinazione contro Covid per il personale delle case di cura da ottobre e si valuta se estendere la politica al personale del SSN. In Irlanda l’obbligo è stato definito “il passo più invadente” dall’autorità di regolamentazione sanitarie, da prendere in considerazione solo in caso di rischio particolarmente elevato. Alcune strutture ospedaliere irlandesi hanno comunque già mandato a casa il personale non vaccinato, anche se a piena retribuzione, per evitare conseguenze sui pazienti.

Green pass, come lo usano gli altri paesi

Controllare gli operatori sanitari potrebbe comunque non essere sufficiente per arginare una variante aggressiva, per questo i governi discutono su come utilizzare a pieno il Green pass. In Francia dal 19 luglio sarà obbligatorio per cinema e teatri, da agosto anche per bar e ristoranti, strutture mediche e trasporti di lunga durata.

In Spagna per ora il Green pass è obbligatorio per i turisti inglesi in arrivo nelle isole Baleari e, in Catalogna, per partecipare agli eventi con più di 500 persone. In Portogallo è prevalsa la linea dura: dal 10 luglio il pass sanitario è obbligatorio per andare al ristorante in 60 comuni, compresi Lisbona e Porto. È rimasto anche il coprifuoco dalle 23 alle 5 e i bar osservano delle limitazioni di orario.

Anche la Grecia ha imposto il pass per ristoranti, bar e siti culturali. Con il turismo estivo il timore del governo è che chi arriva possa portare il virus e diffonderlo nei principali luoghi della movida. Cipro ha esteso il Green pass anche agli hotel, oltre a ristoranti, pub e bar. Così in Austria locali notturni, hotel e ristoranti sono accessibili solo con il pass.

In Danimarca il pass sanitario serve per andare quasi ovunque: ristoranti, cinema, musei, teatri e persino parrucchieri non accettano clienti senza prova di vaccino o tampone negativo. Lettonia e Lituania hanno adottato una soluzione diversa: i vaccinati possono sedersi all’interno di ristoranti, frequentare palestre e cinema. Chi non lo è può farlo lo stesso, ma dovrà sedersi fuori con distanziamento e posti calcolati.

La Germania per il momento non ha posto alcun limite e Angela Merkel ha dichiarato di non volerlo fare. La cancelliera tedesca ha invitato ogni cittadino a fare la vaccinazione ma ha ribadito che l’obbligo non è nei progetti governativi. L’Ungheria invece, che prima aveva imposto il Green pass per i ristoranti, dal 3 luglio ha tolto l’obbligo insieme a quello per le mascherine.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dal 1 giugno stop al Green Pass per chi arriva in Italia
Dal 1 giugno coloro che vogliono entrare nel nostro paese non avranno l'obbligo di esibire il Green Pass. Scadrà invece a metà giugno l'obbligo di indossare la mascherina negli spettacoli al chiuso
Speranza: «Inverno senza chiusure grazie a vaccini e Green Pass. Questa è la verità senza propaganda»
«Green pass scaricato 262 mln di volte. Strumento fondamentale di contrasto e gestione lotta al Covid». Così il ministro ha risposto al Question time alla Camera sull’eliminazione dell’obbligo della certificazione verde in relazione alla fine dello stato di emergenza
Obbligo vaccinale, primo via libera alla Camera. Dalla validità del Green pass alla quarantena a scuola, tutte le novità del decreto
Il provvedimento ora atteso al Senato per il via libera definitivo. Spaccatura nella maggioranza, la Lega si è astenuta. Tra le novità l’estensione del Green pass rafforzato per accedere agli uffici postali, bancari e finanziari, alle attività commerciali. Test antigenici gratuiti nelle scuole fino al 28 febbraio
di Francesco Torre
Green Pass, via al totocalendario sull’abolizione. Scienziati divisi
Si iniziano a fare le prime ipotesi su se, quando e come verrà abolito l'obbligo di Green Pass. Gli scienziati si dividono tra chi lo ritiene oggi uno strumento inutile e chi invece è convinto che serva ancora
«Siamo a favore del Green Pass, ma alcuni servizi sociali vanno garantiti a tutti». L’appello di Gianmario Gazzi (CNOAS) al Governo
Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali chiede al governo di inserire alcuni servizi sociali tra le attività essenziali per le quali non è necessario il Green Pass: «Una dimenticanza del genere non è accettabile, così ci dimentichiamo degli ultimi»
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...