All’età di 16 anni, nel 2010, raggiunge l’Italia, dove si ricongiunge con la madre, musicista che aveva scelto l’Italia per cercare un futuro migliore. Ora la specializzazione in allergologia e immunologia. E la raccolta fondi tramite la Rete del dono: «Contatterò diverse agenzie e volontari fidati, voglio avere la certezza che questi soldi finiscano ai bambini affinché possano essere curati, accuditi»
«In Ucraina sta esplodendo una crisi umanitaria e sanitaria molto seria: mancano medicinali, manca il cibo, manca tutto. Così, da medico, ho deciso di dare una mano con questa raccolta fondi». È preoccupata la voce di Rostyslav Boyko, medico specializzando ucraino da oltre dieci anni in Italia, parlando della sua terra e delle violenze e delle devastazioni che ora stanno scuotendo la ex repubblica sovietica.
Dall’Italia, da Modena dove sta seguendo il corso in allergologia e immunologia clinica, si adopera come può per dare una mano. Ed ha deciso di attivare una raccolta fondi sulla rete del dono, aiutato dai colleghi di ALS – Liberi specializzandi, per comprare e spedire farmaci e per aiutare i bambini che hanno bisogno di cure. “Mancano garze, medicinali, antibiotici, anti infiammatori e disinfettanti. Tutto ciò, servirà ad assistere la popolazione” si legge sulla pagina dedicata alla donazione.
«Sono nato e ho vissuto per dieci anni in una città che si chiama Ivano-Frankivs’k, a 250 km dal confine con la Polonia. Le persone si nascondono nei bunker e nelle cantine per la minaccia dei missili e delle bombe, però da noi la situazione per ora è tranquilla, hanno distrutto l’aeroporto della mia città ma attacchi ai civili non ce ne sono stati» spiega Boyko a Sanità Informazione.
Molto diversa, invece, la situazione per i familiari di sua moglie, originaria di Odessa, sul Mar Nero, una delle città dove gli scontri sono più aspri. «Lì la situazione è catastrofica: negozi distrutti, civili uccisi, donne che stanno partorendo nelle cantine, pazienti con Covid abbandonati al loro destino. Un disastro» spiega.
Purtroppo per Boyko l’invasione non è stata una sorpresa: «Mi interesso di storia e conosco la mentalità russa. L’Ucraina non si è mai distaccata dalla Russia, le stesse persone che erano in Parlamento il 23 di agosto 1991 sono rientrate due giorni dopo l’indipendenza del Paese nello stesso Parlamento. Il cambiamento non è mai avvenuto. La Russia ci ha sempre considerato una colonia, una terra da comandare».
La raccolta fondi sarà destinata principalmente alla popolazione dell’Ucraina centrale, dell’est e del sud che più stanno soffrendo l’assedio russo. «Contatterò diverse agenzie e volontari fidati, voglio avere la certezza che questi soldi finiscano ai bambini perché possano essere curati, accuditi e affinché ci sia il modo di comprare medicinali per civili e soldati. Vorrei dedicare questi soldi alle persone che hanno perso tutto» sottolinea il medico ucraino.
La storia è quella di un ragazzo che ha sempre avuto il sogno di diventare medico. All’età di 16 anni, nel 2010, raggiunge l’Italia, dove si ricongiunge con la madre, musicista che aveva scelto l’Italia per cercare un futuro migliore. Ora la sua casa è Modena, dove colleghi e amici non stanno facendo mancare la loro solidarietà. «Sono stato contattato da diverse persone, i miei colleghi mi portano ogni giorno dei medicinali che porto presso diversi punti di raccolta dei farmaci. Ora sto vaccinando la popolazione italiana per il Covid. Anche lì i colleghi del punto unico vaccinale mi hanno contattato per donare alcuni medicinali. Ho visto tanta umanità e solidarietà in questi giorni. Gli italiani si stanno rivelando molto solidali» conclude.
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