Presentati a Milano i risultati di Children First, progetto europeo che mira a migliorare il livello di assistenza e di supporto in favore dei bambini vittime di violenza assistita
Presentati a Milano i risultati di Children First, progetto europeo di Horizon Service, CISMAI, Ares 2.0, Center for Sustainable Communities Development, WOMEN’S CENTER OF KARDITSA, Dinamika Center Association, che mira a migliorare il livello di assistenza e di supporto in favore dei bambini vittime di violenza assistita, aumentando e rafforzando le competenze dei professionisti attivi in questo campo. Un progetto della durata di 2 anni che ha coinvolto 5 soggetti in Italia, Bulgaria e Grecia, 90 professionisti durante le attività formative, 200 stakeholder nelle attività di cascade training e migliorato la collaborazione pubblico-privata nelle fasi di rilevazione e trattamento grazie alla stipula dei protocolli operativi.
Linee guida operative transnazionali e protocolli locali che forniscono agli operatori pratiche e materiali di formazione per costruire moduli e attività volte ad aumentare le conoscenze e le competenze sui principali aspetti della violenza assistita, e diffondere una cultura della cooperazione tra professionisti che lavorano in diversi campi legati al fenomeno della violenza assistita.
«Per la prima volta le linee guida sviluppate da CISMAI sulla violenza assistita a livello nazionale sono state utilizzate in chiave sovranazionale. Un riconoscimento, dopo quello internazionale del Congresso ISPCAN del 2021, che rafforza ancora il nostro lavoro: modellizzare una prassi italiana che è stata riconosciuta da altri paesi europei (Grecia e Bulgaria) e che potrà da ora in poi essere messa a disposizione dell’intera Comunità Europea», ha commentato Rocco Briganti di CISMAI.
«Per Ares 2.0, quella dei minori è una priorità tematica su cui investe da molti anni. Children first rappresenta un tassello fondamentale in questo percorso di ricerca e comunicazione sociale: un percorso realizzato in sinergia con i nostri partner che ci ha dato la possibilità di sviluppare conoscenza e specializzazione che saranno alla base del nostro futuro», ha dichiarato Umberto Bettarini di Ares 2.0.
“Il progetto ha dato l’opportunità agli addetti ai lavori e non solo di aumentare l’attenzione, la sensibilità e la consapevolezza sulla necessità di mettere al centro i bisogni di protezione e cura dei bambini vittime di violenza assistita, attraverso servizi di assistenza specializzati e più coordinati tra di loro”, ha spiegato Stefano Calore di Horizon Service.
L’obettivo principale del progetto Children First è quello di contribuire alla piena applicazione dei 10 principi dei sistemi integrati di protezione dell’infanzia, migliorare le competenze dei professionisti, promuovere la multidisciplinarietà e rafforzare la cooperazione.
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