Nutri e Previeni 21 Dicembre 2016 13:08

Asma: per controllarla a tavola meglio limitare carni lavorate

Una dieta sana e povera di carne lavorata industrialmente (salsicce, hot dog, wurstel, insaccati, etc.) appare utile a tenere sotto controllo l’asma; al contrario, un consumo eccessivo di questi alimenti può peggiorare i sintomi della malattia. E’ quanto rivela una ricerca condotta da Zhen Li presso l’Inserm, Paul Brousse Hospital a Villejuif, Francia, pubblicata sulla […]

Asma: per controllarla a tavola meglio limitare carni lavorate

Una dieta sana e povera di carne lavorata industrialmente (salsicce, hot dog, wurstel, insaccati, etc.) appare utile a tenere sotto controllo l’asma; al contrario, un consumo eccessivo di questi alimenti può peggiorare i sintomi della malattia. E’ quanto rivela una ricerca condotta da Zhen Li presso l’Inserm, Paul Brousse Hospital a Villejuif, Francia, pubblicata sulla rivista Thorax.

La ricerca ha riguardato quasi 1.000 pazienti asmatici che sono stati seguiti per alcuni anni nel corso dei quali tutti sono stai invitati a tenere un dettagliato diario delle loro abitudini alimentari e in particolare dovevano segnare con quale frequenza settimanale consumavano carne lavorata industrialmente, da salami a salsicce a insaccati etc. I sintomi dell’asma sono stati monitorati periodicamente nell’arco di due anni ed è risultato che mentre solo il 14% dei pazienti tra quelli con scarso consumo di questi cibi (meno di una volta a settimana) presentava un peggioramento dei sintomi dell’asma (difficoltà respiratorie, dolore toracico, fiato corto), ben il 22% di quelli che consumavano carni lavorate almeno 4 volte a settimana lamentavano peggioramento dei sintomi. Il legame tra dieta e quadro clinico della malattia persiste anche quando si vanno a considerare altri fattori che incidono sull’asma, come il fumo o il peso corporeo del paziente.

Lo studio suggerisce, quindi, che l’asma si può tenere a bada anche a tavola evitando certi cibi. E’ probabile che siano i nitriti presenti in insaccati e simili l’agente causale del peggioramento dei sintomi, ipotizzano gli autori, perché queste sostanze usate in cibi lavorati industrialmente, possono provocare infiammazione.

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