Nutri e Previeni 17 Settembre 2015 13:00

Autunno in arrivo: proteggersi con l’alimentazione

Autunno in arrivo: proteggersi con l’alimentazione

shutterstock_222198199Via libera a brodi, zuppe di zucca, carciofi, kiwi, melograni e broccoli. Per prepararsi al meglio all’arrivo della stagione fredda, con i raffreddori e i malanni che porta con sé, sono questi gli alimenti di stagione che non dovrebbero mancare sulla tavola, soprattutto per gli anziani, maggiormente esposti alla malnutrizione.

Per accogliere l’autunno con un apparato immunitario in buona salute ecco i consigli dedicati agli anziani di Rolando Bolognino, biologo nutrizionista e docente del “Master di nutrizione umana” presso l’università Sapienza di Roma. “L’alimentazione giusta è molto importante per la salute perché – spiega – “un organismo in salute si difende meglio dall’attacco di batteri e virus”.

“Prima di tutto, bisogna bere di più: tra il 70 e l’80% degli anziani non beve a sufficienza, rischiando non solo la disidratazione e affaticamento dei reni, ma anche malassorbimento dei nutrienti” – chiarisce Bolognino – “Nell’acqua infatti sono dissolti minerali e vitamine preziosi”.

“Fare attenzione all’assunzione di farmaci: “se assunti in autonomia o saltuariamente, come spesso capita, alterano il Ph dello stomaco”, rendendo la digestione più lenta e difficoltosa”.

“Aumentare l’apporto di vitamine: contenute in frutta e verdure, che spesso gli anziani trascurano per problemi di masticazione. “In questo caso sono consigliabili centrifughe o estratti, anche perché eliminano il problema di fermentazione e i fastidi intestinali”.

Diminuire i condimenti: “Nell’anziano sono assunti spesso in eccesso per via di una ridotta sensibilità delle papille gustative”. Meglio sostituire dado e olio eccessivo con aglio, cipolla e peperoncino, dal potere antinfiammatorio”.

“ Evitare pasti troppo o troppo poco calorici: solo un anziano su tre è normopeso” – precisa Bolognino – “Tra quelli in sovrappeso, il consiglio è diminuire carni rosse e zuccheri semplici di frutta, pane e pasta. Spesso, però, il problema è opposto”. “In questo caso – conclude – pasti più frequenti a base di cibi ad alta con elevata densità energetica e buon valore nutritivo, come legumi, magari passati, ottima fonte di proteine”.

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