Nutri e Previeni 6 Febbraio 2017 17:15

Bambini a tavola: dieta mediterranea riduce rischio deficit attenzione

Una ricerca pubblicata sulla rivista Pediatrics, aggiunge nuove evidenze ai noti benefici della dieta mediterranea nostrana, ricca di vegetali, pesce, cereali integrali e povera di carni rosse, uova, latticini e dolci. Infatti, non seguire una dieta mediterranea sembra aumentare il rischio di avere una diagnosi di sindrome da Iperattività e deficit di attenzione (Adhd). Lo […]

Bambini a tavola: dieta mediterranea riduce rischio deficit attenzione

Una ricerca pubblicata sulla rivista Pediatrics, aggiunge nuove evidenze ai noti benefici della dieta mediterranea nostrana, ricca di vegetali, pesce, cereali integrali e povera di carni rosse, uova, latticini e dolci. Infatti, non seguire una dieta mediterranea sembra aumentare il rischio di avere una diagnosi di sindrome da Iperattività e deficit di attenzione (Adhd).

Lo studio
La sindrome da Iperattività e deficit di attenzione è uno dei disturbi neurologici più comuni nell’infanzia. Anche se le cause precise non sono chiare, la ricerca precedente ha suggerito che una dieta povera può svolgere un ruolo. Per analizzare un eventuale legame tra Adhd e dieta mediterranea, nota già per ridurre il rischio di malattie cardiache, Alzheimer e alcuni tipi di cancro, i ricercatori hanno analizzato i dati di 60 bambini e adolescenti, tra 6 e 16 anni, con diagnosi di Adhd, e altrettanti senza questa patologia. Le abitudini alimentari dei due gruppi sono state valutate utilizzando questionari specifici.

Ne è emerso che, rispetto ai bambini che mostravano una forte adesione al modello ella dieta mediterranea, quelli che non lo seguivano avevano maggiore probabilità di avere una diagnosi del disturbo. Inoltre, il team ha identificato una maggiore prevalenza di Adhd nei bambini che consumavano grandi quantità di caramelle e bevande zuccherate, ma piccole quantità di pesce con elevato contenuto di ‘grassi buoni’. Ora la ricerca dovrà “determinare se cambiare dieta possa invertire i sintomi di Adhd”, commenta Mara Izquierdo Pulido, dell’Università di Barcellona, che ha guidato lo studio.

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