Nutri e Previeni 14 Febbraio 2025 14:00

Cancro del colon retto, chi non beve latte è più a rischio

Su scala globale il numero di decessi correlati al cancro del colon-retto attribuibili a una dieta povera di latte sono aumentati di oltre il 100% tra il 1990 e il 2019
Cancro del colon retto, chi non beve latte è più a rischio

Il latte è considerato l’alimento essenziale per la crescita di ogni bambino e non solo. Continuare ad assumere una quantità sufficiente di latte e derivati lattiero caseari, infatti, rappresenterebbe una vera e propria protezione contro le patologie oncologiche. Non consumare nessuno di questi alimenti o consumarne troppo pochi, infatti, è considerato il terzo fattore di rischio globale per il cancro al colon-retto. Il latte fornisce una varietà di macronutrienti, micronutrienti e componenti bioattivi che offrono vantaggi per la salute, tra cui l’attività antitumorale, appunto. A rivelarlo è una recente ricerca pubblicata su Frontiers in Nutrition che ha analizzato i dati dello studio Global Burden of Disease raccolti in oltre 200 Paesi tra il 1990 e il 2019, relativi a numerose patologie unitamente ai relativi fattori di rischio. Il meccanismo alla base rimane ancora poco chiaro, spiegano gli autori dello studio, ma sembra riguardare il ruolo del calcio, verosimilmente responsabile dell’associazione inversa tra consumo di latte e cancro. Il tasso di mortalità correlato all’età associato al cancro al colon-retto, attribuibile a una dieta povera di latte, appare più significativo nelle regioni con indice di sviluppo demografico più elevato (medio-alto).

In Asia Orientale il numero maggiore di decessi

Dall’analisi del database del Global Burden of Disease emerge come nel 2019, geograficamente, l’Asia orientale abbia il numero più alto di decessi complessivi correlati al cancro al colon-retto associati a una dieta povera di latte. Sempre nel 2019, l’Australasia ha, invece, conquistato l’ultimo posto in classifica e, quindi, il minor numero di morti. Tra il 1990 e il 2019 l’Australasia ha anche registrato i maggiori tassi di diminuzione dell’incidenza del cancro al colon-retto. L’Africa subsahariana centrale, il Sud-est asiatico e l’Asia meridionale hanno, infine, registrato la percentuale più alta di decessi per cancro al colon-retto legati al basso consumo di latte nel 1990, mentre l’Europa orientale, l’Australasia, l’Asia centrale e il Nord America ad alto reddito hanno registrato le percentuali più basse.

In aumento i decessi correlati ad una dieta povera di latte

L’analisi condotta da Zhang et al evidenzia, dunque, come su scala globale il numero di decessi per cancro al colon-retto attribuibili a una dieta povera di latte sia aumentato, rispettivamente, del 130,5% e del 115,4% tra il 1990 e il 2019, con una distribuzione del peso del cancro al colon-retto estremamente variabile tra diversi paesi e regioni. Questi risultati hanno colmato il divario nel carico globale di cancro al colon-retto attribuibile a una dieta povera di latte, enfatizzando l’importanza di aumentare l’assunzione di latte, fornendo quindi prove inequivocabili ai decisori politici per attuare strategie dietetiche appropriate finalizzate alla gestione ottimizzata dei pazienti con cancro al colon-retto.

Il tumore del colon in Italia

In Italia il cancro del colon retto è la seconda neoplasia più diffusa nelle donne e la terza negli uomini, con un totale di oltre 50mila nuovi casi nel corso del 2023. Sebbene molti fattori contribuiscano allo sviluppo del cancro al colon-retto emerge sempre più chiaramente un collegamento tra dieta e rischio oncologico. Inoltre, i tassi di incidenza sono particolarmente elevati nei Paesi dove, paradossalmente, i miglioramenti economici portano a cambiamenti nelle abitudini alimentari. Sotto questo aspetto, il rischio attribuibile a una dieta povera di latte ha superato il rischio derivante da una dieta ricca di carni lavorate.

 

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