Nutri e Previeni 28 Giugno 2017 10:34

Celiachia: quando i bambini non crescono

I genitori allarmati perché il loro bambino non cresce dovrebbero pensare che la colpa potrebbe essere della celiachia, una malattia che si può curare bene con la dieta priva di glutine, purché sia diagnosticata in tempo utile.  Infatti, si stima che 1 ogni 100 persone sia il numero di celiaci identificati con specifici test ma, […]

Celiachia: quando i bambini non crescono

I genitori allarmati perché il loro bambino non cresce dovrebbero pensare che la colpa potrebbe essere della celiachia, una malattia che si può curare bene con la dieta priva di glutine, purché sia diagnosticata in tempo utile.  Infatti, si stima che 1 ogni 100 persone sia il numero di celiaci identificati con specifici test ma, rispetto alla popolazione generale che ha sintomi lievi, atipici o forme quasi silenti, la metà dei pazienti non riceve una diagnosi.

La presentazione tipica della malattia è quella con sintomi gastrointestinali come vomito, diarrea, perdita di peso e nei bambini dai 6 anni in su, arresto della crescita, che segue l’introduzione del glutine nella dieta. Questa forma interessa un terzo di tutti i 50mila casi di celiachia pediatrica italiani. I restanti due terzi interessano bambini più grandi con anemia che non risponde alla terapia con ferro, stanchezza, aumento dei livelli delle transaminasi e anche qui perdita di peso e rallentamento della crescita staturale senza però i più caratteristici sintomi gastro-intestinali.

Infine, le forme ‘silenti’ in cui non ci sono sintomi ma sono comunque presenti gli anticorpi tipici della malattia che si accompagnano alle lesioni intestinali causati dal contatto tra la proteina del glutine e la mucosa che riveste l’intestino. Un incontro mal tollerato dai celiaci che rispondono con una reazione autoimmune e infiammatoria, tipica della patologia.

Ne hanno parlato i nutrizionisti clinici riuniti nel secondo Congresso della Società italiana di nutrizione clinica (Sinuc) in corso a Firenze. “Nei bambini è possibile fare diagnosi con un semplice esame del sangue che rilevi la presenza degli anticorpi specifici (TTG o EMA) in misura di dieci volte superiore ai livelli normali” spiega Maurizio Muscaritoli  presidente Sinuc – “il che rende la diagnosi più facile e meno traumatica rispetto alla precedente pratica della biopsia intestinale che individua se i villi intestinali sono atrofici e infiammati (invece necessaria nella popolazione adulta). Il trattamento della patologia si basa su un regime dietetico che escluda in maniera assoluta e a vita il glutine, quindi grano certo, ma anche frumento, segale, orzo, farro e kamut mentre sono permessi riso e mais e i prodotti certificati per assenza di glutine ormai ampiamente disponibili in commercio e a carico del SSN”.

“La novità è che la celiachia si manifesta sempre più in maniera camaleontica con sintomi atipici come l’anemia e la perdita di massa ossea, spia di un malassorbimento di nutrienti. Mentre in altri casi i sintomi sono dermatiti e alopecia ossia perdita di capelli che solo dopo un lungo iter vengono ricondotti alla intolleranza al glutine”.

L’efficacia della dieta si verifica sia con la scomparsa dei sintomi che per la diminuzione degli anticorpi da valutare attualmente ma i valori si normalizzano solo dopo 12 mesi dall’eliminazione del glutine. La diagnosi e la cura della celiachia in età pediatrica devono tener conto dei diversi aspetti clinici, nutrizionali, psicologici, familiari e sociali in rapporto al periodo dell’età evolutiva nella quale viene eseguita la diagnosi di celiachia.

Dopo la diagnosi, la famiglia deve intraprendere un percorso di adattamento e una riorganizzazione dello stile di vita che coinvolge tutti i suoi componenti. Se ben organizzata la dieta del bambino celiaco permette un’adesione ottimale: stoviglie dedicate, organizzazione della dispensa con alimenti senza glutine separati da quelli del resto della famiglia, acquisto dei prodotti certificati e l’informazione alla scuola in modo che la mensa si adegui alle esigenza, sono i suoi pilastri certificati. A cui si aggiunge l’apprendimento di ricette nuove che rendano varia e gustosa la dieta del piccolo celiaco. Ciononostante, più della metà degli adolescenti abbandona la dieta senza glutine causa la perdita del controllo dei genitori, il desiderio di adeguarsi al gruppo e non essere accettato o marginalizzato. La mancata aderenza alla dieta comporta una ricomparsa dei sintomi e nuove manifestazioni.

Nell’adolescente celiaco non diagnosticato o che non segue correttamente la dieta senza glutine, il picco di massa ossea che viene raggiunto rimane ridotto con la conseguenza di un maggior rischio di osteoporosi in età adulta. L’aderenza alla dieta perché, qualora instaurata dopo il raggiungimento del picco di massa ossea (16-18 anni nelle femmine, 20-22 anni nel maschio) non basta più da sola a correggere il difetto di mineralizzazione dell’osso. Ma una corretta dieta senza glutine è in grado ripristinare in un anno la normalizzazione della quota minerale ossea.

Va aggiunto infine che grazie alla migliore capacità di diagnosi, rispetto alla relazione annuale sulla Celiachia pubblicata nel 2007, le diagnosi di celiachia sono oggi aumentate da 64mila a oltre 182mila negli adulti . La Lombardia con il 17.7% al primo posto per numero di pazienti, seguita ex aequo da Lazio e Campania con il 9,7% ciascuna. Si conferma anche il profilo ‘di genere’ della malattia con le donne affette in misura più che doppia rispetto al sesso maschile.

Articoli correlati
Celiachia: aumenta la stima dei casi, 600mila. Dal Sige nuove linee guida su diagnosi e terapia
La dieta senza glutine resta la terapia da seguire per i pazienti affetti da celiachia. Alla diagnosi, alla terapia e al follow-up della malattia e della dermatite erpetiforme, la Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (Sige), in collaborazione con altre società scientifiche, ha dedicato un documento contenente le Linee guida nazionali, presentato questa mattina nella Sala Caduti di Nassirya del Senato
di V.A.
Tumori del sangue, creato algoritmo che potrebbe migliorare diagnosi e cure
I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue
di V.A.
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Obesità: con semaglutide la metà degli adolescenti ritorna a un peso «normale»
Semaglutide, il farmaco per perdere peso diventato molto popolare, ha un'efficacia straordinaria anche negli adolescenti obesi. Un'analisi secondaria condotta nell'ambito dello studio STEP TEENS, presentata al Congresso europeo sull'obesità in corso a Dublino, ha dimostrato che quasi la metà degli adolescenti a cui è stato somministrato la semaglutide è riuscito a perdere abbastanza peso da scendere sotto il limite clinico per l'obesità
Arriva la “Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi”, decalogo sui diritti di oltre 100mila pazienti italiani
Fondazione Hopen Onlus, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Orphanet-Italia e Osservatorio Malattie Rare propongono la Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi, un decalogo di riferimento sui diritti dei pazienti rari senza diagnosi e sugli impegni richiesti ai decisori politici e alla società tutta affinché siano resi concretamente esigibili
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...