Nutri e Previeni 10 Febbraio 2017 13:25

Cereali integrali meglio dei raffinati: fanno bruciare più calorie

Uno studio statunitense, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che la sostituzione dei cereali integrali a quelli raffinati riduce l’assorbimento di calorie durante la digestione e accelera il metabolismo. Le premesse Precedenti studi epidemiologici hanno suggerito effetti benefici di grano, riso, avena e orzo integrali, ovvero ricchi di fibre, per il controllo glicemico […]

Cereali integrali meglio dei raffinati: fanno bruciare più calorie

Uno studio statunitense, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che la sostituzione dei cereali integrali a quelli raffinati riduce l’assorbimento di calorie durante la digestione e accelera il metabolismo.

Le premesse
Precedenti studi epidemiologici hanno suggerito effetti benefici di grano, riso, avena e orzo integrali, ovvero ricchi di fibre, per il controllo glicemico e la sensibilità all’insulina. Mancavano però dati scientifici sulla loro supposta utilità nella regolazione del peso.

Lo studio
Per colmare questa lacuna, ricercatori della Tufts University di Boston hanno realizzato uno studio randomizzato e controllato, su 81 uomini e donne di età compresa tra 40 e 65 anni. Nel corso di otto settimane hanno fornito loro pasti completi, per esser sicuri che i regimi alimentari differissero solo per il tipo di cereali e farine. Rispetto alle persone che mangiavano cereali raffinati, quelle che rispettavano una dieta con cereali integrali hanno perso un extra di 100 calorie al giorno, a causa di una combinazione di aumento del metabolismo basale a riposo e maggiori perdite fecali.

Questo significa che la fibra ha avuto effetto anche sull’assunzione di calorie provenienti da altri alimenti. La fame e il senso di pienezza non erano invece statisticamente differenti tra le due diete. “Le calorie in eccesso perse erano equivalenti a quelle di una camminata di 30 minuti o al godersi un biscotto in più al giorno”, ha detto l’autore senior dello studio, Susan B. Roberts, direttrice dell’Energy Metabolism Laboratory dell’università.  

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