Nutri e Previeni 22 Ottobre 2015 12:48

Da Expo: il cibo del futuro sono gli insetti

Da Expo: il cibo del futuro sono gli insetti

shutterstock_134453462Già approvati e certificati dalle autorità sanitarie di molti Paesi, gli insetti, le alghe e le meduse,  magari sotto forma di barrette, pasta arricchita con proteine che sembra integrale, salse per dolci, condimenti, polpette e mangimi per animali; arriveranno anche in Italia.

Questi ed altri alimenti per noi atipici sono stati presentati ad Expo dal Cnr, nell’ambito di un convegno su “Nuovi cibi tra ricerca, sostenibilità e innovazione”. Prodotti venduti in Belgio, Olanda, Francia o Danimarca, che in Italia sono una rarità destinata, ancora per poco, solo a chi acquista su Internet. Però, a breve, il Parlamento Europeo approverà una legge sui Novel Foods, le nuove forme di alimentazione, che comprendono anche gli insetti, e così li vedremo in vendita anche nei nostri negozi di alimentari.

Lo ha annunciato dal palco del convegno Paul Vantomme, responsabile per i prodotti selvatici della Fao, che ha chiarito come “già oggi nel mondo oltre 2 miliardi di persone mangiano insetti e stanno benissimo”. Si tratta di una fonte alimentare sicuramente più sostenibile, rispetto alle tradizionali forme di allevamento, specie di bovini e ovini, grandi produttori di gas metano, che pesa sull’effetto serra”.  “Gli insetti – spiega Vantomme – sono animali a sangue freddo ed il loro allevamento richiede un minor consumo di calorie, dato che il 30% del cibo che consumiamo serve per mantenere il nostro organismo, e quello di altri animali, a 37 gradi”.

Secondo Massimiliano Mizzau Perczel del Cnr, alghe, meduse e insetti sono “i cibi del futuro, ricchi di proprietà nutritive e di sostanze farmacologicamente attive”. “In molte parti del mondo sono consumati da tempo – aggiunge – ma nel nostro Paese suscitano ancora parecchie resistenze”.    “Le meduse – spiega Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr) – possono trasformarsi da disagio in risorsa: nel Mediterraneo ci sono centinaia di tonnellate di biomassa di questi organismi, costituiti essenzialmente da acqua e proteine, soprattutto collagene, con efficace attività anti-ossidante”.

Ma non solo: “molecole estratte dalla Cassiopea Mediterranea, un tipo di medusa coloratissima, mostrano una significativa attività anti-cancro, specie contro le cellule di carcinoma mammario umano”. Altre specie di medusa, inoltre, per l’abbondanza del loro contenuto in composti bioattivi, “potrebbero rappresentare nuove fonti alimentari, o mangimi alternativi, e una preziosa risorsa di sostanze naturali di interesse biotecnologico, nutraceutico e nutracosmeceutico”.

Per ora in Italia è ancora tutto in sospeso, però quando arriverà la nuova legge, aggiunge  Vantomme “nel giro di 10 anni insetti e meduse si mangeranno anche qui, magari come complemento alimentare, in aggiunta alla pasta o come farcitura di una pizza”.

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