Nutri e Previeni 19 Novembre 2019 13:53

Giornata della Nutrizione: i numeri dello spreco alimentare in Italia

La quantità di alimenti che viene gettata via lungo la filiera che va dal campo alla tavola, nei ristoranti e nelle case, è impressionante. Secondo la FAO, più di 1/3 del cibo prodotto nel mondo non viene consumato, viene buttato e perso. I costi globali legati agli sprechi ammontano a circa 2,6 trilioni di dollari […]

Giornata della Nutrizione: i numeri dello spreco alimentare in Italia

La quantità di alimenti che viene gettata via lungo la filiera che va dal campo alla tavola, nei ristoranti e nelle case, è impressionante. Secondo la FAO, più di 1/3 del cibo prodotto nel mondo non viene consumato, viene buttato e perso. I costi globali legati agli sprechi ammontano a circa 2,6 trilioni di dollari l’anno comprensivi di costi ambientali e sociali.

La seconda Giornata della Nutrizione 2019 “Nutrinformarsi: lo spreco nel piatto” è stata organizzata dal CREA, Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, per aumentare la consapevolezza sul tema dello spreco alimentare e fornire indicazioni e consigli per migliorare i comportamenti legati alla gestione del cibo, dall’acquisto al consumo, alla popolazione che vive in Italia.

In un messaggio d’introduzione all’evento la Senatrice Teresa Bellanova, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo, ha sottolineato come la lotta allo spreco alimentare sia un tema di grande importanza e ha dichiarato che “sostenibilità ed equilibrio nella fiera alimentare sono essenziali”.

L’indagine sullo spreco alimentare domestico in Italia

L’incontro è stato l’occasione per presentare l’indagine sullo spreco alimentare domestico in Italia condotta dall’Osservatorio Sprechi Alimentari del CREA nel 2018. I ricercatori hanno intervistato 1.142 famiglie, chiedendo a chi si occupa di fare la spesa e di preparare i pasti quanti e quali alimenti vengono buttati in casa e perché. Il 77% delle famiglie intervistate ha dichiarato di aver gettato cibo nella settimana precedente l’intervista. È emerso che gli alimenti che registrano una maggiore quantità di spreco sono: frutta fresca, pane, verdura fresca, bevande analcoliche (che comprendono il latte fresco) e prodotti freschi (yogurt, budini, merende fresche alla frutta).

I ricercatori hanno osservato che la popolazione italiana getta sopratutto prodotti completamente inutilizzati (43,2%), poi prodotti aperti ma non completamente consumati perché scaduti (30,3%) e infine gli avanzi del piatto e quelli conservati ma poi gettati (rispettivamente 14,6% e 11,9%). Sebbene il 75% delle famiglie pianifichi gli acquisti, solo il 42% decide in anticipo i menù settimanali. Meno del 5% non conserva gli avanzi e non finisce quello che ha nel piatto.

I dati sono stati analizzati anche in base alla fascia di reddito: la propensione allo spreco si riscontra principalmente tra i giovani e le famiglie con una maggiore disponibilità economica.

Sommando le quantità di spreco per tutte le categorie alimentari, gli italiani sprecano in media 370 g/settimana/famiglia. Un dato simile a quello olandese di 365 g/settimana e inferiore a quello spagnolo (534 g/settimana) e tedesco (534 g/settimana).

In un messaggio inviato al convegno, l’Onorevole Maria Chiara Gadda,  prima firmataria della legge 166/2016, ha affermato che “l’Osservatorio su sprechi alimentari e recupero delle eccedenze è un tassello strategico per il buon funzionamento della legge antisprechi e per poter pianificare di conseguenza politiche di ampio respiro”. E ha aggiunto: “Fino ad oggi ci siamo dovuti confrontare con analisi e numeri parziali, mentre per agire in modo mirato sugli anelli della filiera più fragili, dove è ancora complesso recuperare le eccedenze e definire politiche di prevenzione degli sprechi o riduzione delle perdite, è necessario monitorare il fenomeno in modo oggettivo […] Ringrazio il CREA che oggi, con la presentazione della sua prima indagine, ha confermato che non solo l’Italia è all’avanguardia in Europa su questi temi, ma che siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di una maggiore efficienza nel recupero, e nel sostegno per le fasce più bisognose della popolazione”.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
One Health

Aviaria, Iss: “Ecco cosa c’è da sapere sulla sua diffusione in Italia e in Europa”

Per fare chiarezza sul virus e per spiegare perché se ne parla così tanto, gli esperti della Rete One Health per il monitoraggio dell’Influenza aviaria dell'Istituto Superiore di S...
di I.F.
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...