Nutri e Previeni 30 Dicembre 2015 10:33

Istat. Per gli italiani pranzo ancora pasto principale, soprattutto al Sud

Il pasto veloce consumato fuori casa sembra ancora non prendere piede in Italia. Secondo l’Istat nel 2015 il pranzo ha costituito ancora il pasto principale nella gran parte dei casi (67,2% della popolazione), e molto spesso (73,4%) è stato consumato tra le mura domestiche. Nella fotografia fornita dall’Annuario Statistico Italiano 2015 dell’Istat, eccetto i bambini […]

Istat. Per gli italiani pranzo ancora pasto principale, soprattutto al Sud

pranzo famiglia

Il pasto veloce consumato fuori casa sembra ancora non prendere piede in Italia. Secondo l’Istat nel 2015 il pranzo ha costituito ancora il pasto principale nella gran parte dei casi (67,2% della popolazione), e molto spesso (73,4%) è stato consumato tra le mura domestiche. Nella fotografia fornita dall’Annuario Statistico Italiano 2015 dell’Istat, eccetto i bambini da 3 a 5 anni che pranzano a casa una volta su tre (34,6%),circa il 60% e oltre degli italiani pranzano in casa. Tra gli adulti i più propensi invece a pause pranzo on the road sono gli uomini di 35-44 anni (51,3%). Consumano il pranzo a casa maggiormente i residenti nel Sud (83,5%) e nelle isole (83,9%) rispetto a chi risiede nel Nord Ovest (65,5%), al Centro (69,3%) e nel Nord Est (70,3%). Sempre nel Mezzogiorno, più frequentemente rispetto al resto del Paese, è il pranzo ad essere considerato il pasto principale. Se il ‘mattino ha l’oro in bocca’, sembrano in miglioramento le abitudini alimentari d’inizio giornata. Nel 2015, rileva l’Istat, è pari all’81,2% la quota degli italiani che al mattino hanno l’abitudine di fare una colazione che può essere definita ”adeguata” vale a dire non limitata al caffè o al tè, ma nella quale vengono assunti anche alimenti ricchi di nutrienti: latte, cibi solidi (biscotti, pane, ecc.). Rispetto al 2014, tale quota è in aumento di un punto percentuale. A trainare questo trend salutare è una consuetudine più femminile (84,2% tra le donne contro il 78,1% degli uomini),ma anche molto diffusa tra i bambini (il 94% nella fascia d’età 3-10 anni). Sono più attenti a una quotidiana colazione congrua, conclude l’Istat, soprattutto i residenti nell’Italia centrale (83%) e al Nord (Nord-Est 83,4%; Nord-Ovest 82,0%). Al Sud e nelle Isole i valori scendono rispettivamente al 77,6% e al 78,6%. Tuttavia anche al Sud nel 2015, rispetto all’anno precedente, si è registrato  un aumento (+1,7%) della corretta abitudine alimentare a colazione.

 

Articoli correlati
Rientro a scuola: dai pediatri consigli per ritornare sereni tra i banchi
Mai saltare la colazione ed evitare l'uso dello smartphone prima di andare a dormire. Sono due dei principali consigli diffusi dai pediatri della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), rivolti agli oltre 8 milioni di bambini e ragazzi che tra meno di una settimana ritorneranno a scuola
In due anni 16 milioni di contagi e oltre 160 mila morti: l’impatto del Covid-19 sul sistema ospedaliero italiano
Per la prima volta, grazie ad una collaborazione tra Istat e Agenas, è stato analizzato l’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sul sistema ospedaliero italiano. Il Rapporto, oltre a descrivere gli effetti sul complesso dei ricoveri attraverso un confronto con i dati pre-pandemia, esamina le caratteristiche salienti dei ricoveri per Covid-19. Ecco i risultati
Gimbe: «Mezzo milione di nuovi casi Covid in una settimana. Il contagio corre al sud»
«Aumentano i ricoveri ordinari (+5,9%), frena la discesa delle terapie intensive. La campagna vaccinale è al palo: serve una forte spinta per non compromettere roadmap riaperture»
Settimo rapporto Istat-Iss: da inizio pandemia eccesso di mortalità di 178mila decessi
Il rapporto contiene diversi capitoli aggiuntivi rispetto alle edizioni precedenti, fra cui l’analisi di un campione di 6.530 schede di morte relative a casi deceduti nel 2021 e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 e un confronto l’andamento dell'eccesso di mortalità nell'UE
Speranza: «L’Italia avrà un Piano nazionale dedicato alla salute. Investiremo 625 milioni per il Mezzogiorno»
Per la prima volta la Commissione europea finanzia un "Piano operativo nazionale" italiano. Il ministro Speranza: «Utilizzeremo le risorse per contrastare la povertà sanitaria al sud». Target del Piano le sette Regioni del Mezzogiorno che hanno maggiori difficoltà organizzative dei servizi sanitari
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...