Nutri e Previeni 3 Maggio 2017 10:45

La golosità per i dolci è scritta in un gene

Un gene che si attiva nel fegato potrebbe essere il vero ‘colpevole’ della golosità irrefrenabile per i dolci. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Cell Metabolism secondo il quale chi possiede determinate varianti del gene FGF21 è più goloso di dolci e non sa resistere alla tentazione di mangiarne tanti. La ricerca è stata condotta […]

La golosità per i dolci è scritta in un gene

Un gene che si attiva nel fegato potrebbe essere il vero ‘colpevole’ della golosità irrefrenabile per i dolci. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Cell Metabolism secondo il quale chi possiede determinate varianti del gene FGF21 è più goloso di dolci e non sa resistere alla tentazione di mangiarne tanti. La ricerca è stata condotta presso la Novo Nordisk Foundation Center for Basic Metabolic  Research con sede all’Università di Copenaghen.

Lo stesso gruppo di ricerca in un precedente studio aveva individuato – in animali – un collegamento tra il gene FGF21 e la golosità per i dolci. In questo nuovo studio si è scoperto che il gene FGF21 anche nelle persone ha un ruolo nella regolazione della quantità di dolci che ciascuno tende a mangiare, quindi in un certo senso nel ”controllo della golosità”.

Gli esperti hanno studiato il Dna e le abitudini alimentari di oltre 6.500 individui che sono stati distribuiti su una ”scala della golosità” in base a quanti dolci mangiavano in media. E’ emerso che è il 20% più probabile che chi presenta una mutazione a carico del gene FGF21 si collochi sui gradini più alti della scala della golosità, quindi sia un più assiduo consumatore di dolci. I ricercatori hanno trovato due di queste “mutazioni della golosità”

Gli esperti hanno visto anche in un piccolo campione di individui che le concentrazioni di FGF21 nel sangue a digiuno e dopo aver consumato una bevanda dolcissima differiscono di molto tra i golosi e i non golosi di dolci.

Il prossimo passo sarà studiare ulteriormente il ruolo di FGF21 e quindi capire in che modo instauri una tendenza alla passione per i dolci, infine se questa sua azione sia in qualche modo connessa con malattie quali obesità e diabete.  

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