Nutri e Previeni 14 Giugno 2015 09:21

Sip: la nuova piramide alimentare transculturale

timthumb (21)Non solo pasta e riso, anche sorgo, miglio e quinoa. Germogli di bamboo e foglie di cassava accanto a pomodori e melanzane. E per frutta mele, arance, ciliegie, ma anche litchis e papaya. Per favorire l’integrazione dei più piccoli anche nel piatto nell’anno dell’Expo la Società Italiana di Pediatria (Sip) ha preparato la “piramide alimentare transculturale”, dedicata al milione di bambini stranieri che vivono ormai stabilmente nel nostro paese.

“Dobbiamo occuparci in modo attivo soprattutto dei bambini, la categoria più’ fragile – afferma il presidente Sip Giovanni Corsello – perché più degli adulti sentono il peso dello sradicamento dal territorio. Vogliamo fare in modo che possano ritrovare i loro gusti e i loro sapori in un contesto di equilibrio nutrizionale. Se vogliamo una società aperta ai bambini di tutte le etnie, dobbiamo rispettarne le tradizioni e i costumi di provenienza”.

La piramide, dedicata ai pediatri di famiglia ma anche a scuole e comunità, tiene conto dei cibi e delle usanze dei paesi di provenienza, ma allo stesso tempo garantisce un corretto apporto di nutrienti. Al congresso Sip di Roma (4-6 giugno 2015) la nuova piramide è stata servita insieme a una serie di consigli nutrizionali validi per tutti i bambini, migranti e non. “I principi della piramide alimentare transculturale per l’età pediatrica sono quelli della dieta mediterranea, integrata  da cibi multietnici – spiega Elvira Verduci, consigliere nazionale Sip – elevata assunzione di verdura, legumi, frutta, noci e cerali integrali; consumo di pesce medio alto; elevata assunzione di acidi grassi insaturi (olio di oliva); basso intake di acidi saturi grassi e di prodotti caseari; ridotta assunzione di carne, soprattutto rossa, apporto moderato di sale e attività’ fisica quotidiana”.

L’alimentazione dei bambini deve essere sana, completa ma sopratutto varia. Così Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, ha commentato la decisione di un giudice che, in una causa di divorzio tra una madre che ha scelto la dieta macrobiotica e un padre che mangia invece carne, ha stabilito che al figlio 12/enne la madre deve mettere in tavola “la carne almeno una volta durante la settimana”.

“Da quando i magistrati si sono presi la specializzazione in alimentazione? – si domanda il nutrizionista – Un ragazzo in fase adolescenziale deve mangiare 1,2 grammi di proteine per chilo peso ogni giorno, e quando parliamo di proteine intendiamo carne, pesce ma anche formaggio e uova. Noi medici suggeriamo sempre di mangiare in percentuale maggiore le proteine di origine vegetale, cioe’ legumi e il 20% restante quelle animali.

Seguire poi una dieta nutriente basata su una varietà di alimenti principalmente vegetariani, piuttosto che animali”. In generale per garantire una stile di vita sana come raccomanda anche l’OMS bisogna mangiare molta frutta e verdura, ridurre il grasso, lo zucchero e il sale: “Non bisogna forzare nessuno nè un ragazzo nè un adulto a mangiare alimenti che non piacciono. Io consiglio spesso alla mamme di nascondere le verdure negli alimenti, per esempio nelle polpette che piacciono sempre, oppure di sostituirle con la frutta. Mangiare varietà di frutta e verdura, preferibilmente fresca e locale, più volte al giorno, almeno 400 grammi al giorno”.

Lo stesso vale anche per i vegani o i macrobiotici io se mi trovo con un paziente che ha scelto di essere vegano o altro, darò una dieta che rispetta i suoi gusti alimentari – conclude Migliaccio – ma certo sarà equilibrata nell’apporto di proteine e carboidrati come quella di tutti e che rispetti in pieno i dettami della Dieta Mediterranea”.

Articoli correlati
La neuroscienziata Arianna Di Stadio: “Proteggiamo il cervello con l’alimentazione”
Il nostro cervello può essere protetto dall'invecchiamento grazie all'alimentazione. A spiegarlo è Arianna di Stadio, attualmente docente di Otorinolaringoiatria all’Università di Catania e ricercatore onorario all’UCL Queen Square Neurology di Londra, intervistata da Sanità Informazione
Oms: «Da diete malsane 8 milioni di morti». Schillaci: «Alimentazione mediterranea va studiata a scuola»
In occasione della sessione «Healthy Diets, Cultures and Tradition: Lessons from the Mediterranean Diet», prevista nell'ambito del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolinea l'importanza di seguire una dieta sana
Intestino e cervello si parlano, il ruolo della dieta mediterranea nella prevenzione delle malattie neurodegenerative
«Il ruolo della dieta nello sviluppo delle disfunzioni correlate all’insorgenza delle malattie infiammatorie croniche, tra cui quelle neuro-infiammatorie, sta diventando, grazie ai numerosi studi clinici condotti negli ultimi anni, sempre più chiaro» sottolinea Annalisa Noce, Professore Associato di Nefrologia presso l'Università degli Studi di Roma, Tor Vergata
Alimentazione, l’estate è la stagione giusta per disintossicarsi
Avoledo (nutrizionista): «Proteine fondamentali anche nei periodi caldi. Quelle che si trovano in carne, uova, pesce e latticini sono di alto valore biologico: più nutrienti, complete e digeribili»
di Isabella Faggiano
Estate, malattie gastro-intestinali in aumento. Arriva l’Ecm Series “Gusto è salute” per combatterle
La specialista Serena Missori e la chef Marisa Maffei nella serie formativa per medici e operatori sanitari firmata Consulcesi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi