Nutri e Previeni 17 Marzo 2016 10:27

Obesità infantile: Italia sempre tra i primi posti in Europa

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute “con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso”, l’Italia resta ancora ai primi posti in Europa per l’obesità infantile. Ed è sulla base anche di questi numeri che è nato il progetto “Costruiamo il futuro”, voluto dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), e condiviso […]

Obesità infantile: Italia sempre tra i primi posti in Europa

obesità infantileSecondo i dati forniti dal Ministero della Salute “con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso”, l’Italia resta ancora ai primi posti in Europa per l’obesità infantile. Ed è sulla base anche di questi numeri che è nato il progetto “Costruiamo il futuro”, voluto dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), e condiviso con la Società italiana di pediatria (Sip), che si svolgerà in 10 tappe in altrettante città italiane nel corso del 2016.

Il progetto ha tra gli obiettivi quello di mettere in condizione il pediatra di famiglia di modulare al meglio i propri consigli per l’alimentazione complementare del neonato e per i periodi successivi della vita dei bambini assistiti. Vede coinvolta anche l’Associazione nazionale dietisti (Andid) per la realizzazione di uno studio osservazionale e si avvale del patrocinio del Ministero della Salute. “I dati – spiega Ruggero Pazzolla, referente nazionale area nutrizione della Fimp – devono far ripensare all’educazione alimentare nel suo complesso: uno squilibrio di carboidrati e proteine nei primi tre anni di vita, rispetto ai quantitativi consigliati, l’uso eccessivo di bevande zuccherate e la scarsa presenza di frutta e verdura nella dieta sono alcuni tra i ‘cattivi comportamenti alimentari’ che vanno corretti”.

“Quella che ormai viene definita epidemia obesità” – sottolinea Giampietro Chiamenti, presidente nazionale della Fimp – non può non vederci coinvolti in prima persona. Per giocare questo importante ruolo è necessario che tutti i pediatri di famiglia perfezionino le loro conoscenze specifiche dell’eccesso ponderale e delle sue complicanze. Per arrivare ad un concreto approccio pratico e di cambiamento delle errate abitudini alimentari – conclude Chiamenti – verrà lanciato anche uno studio osservazionale che ci permetterà di tracciare lo stato dell’arte ed attivare le azioni correttive per permettere ai nostri bambini/famiglie di adottare stili di vita e nutrizionali più salutari”.

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