Nutri e Previeni 29 Novembre 2019 14:45

Olio extravergine: un aiuto contro la demenza

Con l’olio extravergine di oliva, cervello giovane e sempre in allenamento. L’olio evo, come viene anche denominato, è ricco di antiossidanti che proteggono le cellule e noto per i suoi molteplici benefici per la salute, incluso quello di aiutare a frenare l’insorgere di malattie legate all’invecchiamento, in particolare quelle cardiovascolari. Già altre ricerche della Lewis […]

Olio extravergine: un aiuto contro la demenza

Con l’olio extravergine di oliva, cervello giovane e sempre in allenamento. L’olio evo, come viene anche denominato, è ricco di antiossidanti che proteggono le cellule e noto per i suoi molteplici benefici per la salute, incluso quello di aiutare a frenare l’insorgere di malattie legate all’invecchiamento, in particolare quelle cardiovascolari.

Già altre ricerche della Lewis Katz School of Medicine della Temple University hanno mostrato che preserva la memoria e può proteggere dall’Alzheimer e ora un nuovo studio sempre dello stesso Ateneo evidenzia che al lungo elenco di benefici può essere aggiunto un altro gruppo di malattie legate all’invecchiamento: le tauopatie, che sono caratterizzate dal graduale accumulo di una forma anormale di una proteina chiamata tau nel cervello. Questo processo porta a un declino della funzione mentale o della demenza.

I risultati sono i primi a suggerire che l’olio extravergine di oliva  può difendere da un tipo specifico di declino mentale legato alla tauopatia noto come demenza frontotemporale. “L’olio evo fa parte della dieta umana da molto tempo – spiega uno dei ricercatori, Domenico Praticò – e ha molti benefici per la salute, per ragioni che non comprendiamo ancora del tutto. La consapevolezza che può proteggere da diverse forme di demenza ci offre l’opportunità di conoscere meglio i meccanismi attraverso i quali agisce per sostenere la salute del cervello”.

Un modello murino è stato sottoposto a una dieta integrata con olio extravergine in giovane età, paragonabile a circa 30 o 40 anni nell’uomo. Sei mesi dopo, quando i topi avevano l’equivalente dell’età di 60 anni nell’uomo, gli animali inclini alla tauopatia hanno sperimentato una riduzione del 60% dei depositi di tau dannosi. I topi che hanno seguito una dieta con olio extravergine hanno ottenuto risultati migliori in termini di memoria e test di apprendimento.

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