Nutri e Previeni 10 Settembre 2015 15:18

Prevenzione obesità: i genitori devono dare il buon esempio

Nella prevenzione dell’obesità quello che veramente conta sono i comportamenti dei genitori che dovrebbero essere un esempio concreto per i figli. Ovvero, non basta pressare i ragazzi verbalmente con raccomandazioni sulla dieta sana e l’esercizio fisico, ma è necessario dare loro un esempio evidente di come si dovrebbero comportare per adottare uno stile di vita […]

Prevenzione obesità: i genitori devono dare il buon esempio

shutterstock_70256782Nella prevenzione dell’obesità quello che veramente conta sono i comportamenti dei genitori che dovrebbero essere un esempio concreto per i figli. Ovvero, non basta pressare i ragazzi verbalmente con raccomandazioni sulla dieta sana e l’esercizio fisico, ma è necessario dare loro un esempio evidente di come si dovrebbero comportare per adottare uno stile di vita sano.

Questo è, in buona sostanza, quanto è stato dimostrato da uno studio condotto in collaborazione da ricercatori americani e australiani e pubblicato sulla rivista Appetite.

Lo studio ha esaminato la eventuale esistenza di una relazione di mediazione tra i comportamenti dei genitori percepiti dai figli (comportamenti alimentari, l’attività fisica, e le pressioni verbali) e le variazioni del BMI dei figli adolescenti in sovrappeso o obesi.

I dati longitudinali sono stati raccolti tre volte, con un intervallo di 2 mesi tra T1 (tempo iniziale del reclutamento) e  T2, e un intervallo di 13 mesi tra T2 e T3 (fine dell’osservazione). I partecipanti hanno compilato alcuni questionari di valutazione relativi ai loro comportamenti alimentari, all’attività fisica, ai comportamenti dei genitori percepiti  e la pressione verbale (variabili indipendenti). Peso e altezza degli adolescenti sono stati misurati oggettivamente (calcolando l’indice di massa corporea – BMI).

Si è così dimostrato che gli adolescenti che avevano percepito che i loro genitori erano impegnati in una dieta sana e in una frequente attività fisica al tempo T1 hanno auto-riferito una dieta più sana e alti livelli di attività fisica a i tempi T2 e T3, e il loro indice del raggiungimento di uno stile di vita sano, è stato superiore. A loro volta, i comportamenti degli adolescenti erano improntati verso una riduzione del BMI.

I comportamenti dei genitori percepiti dai ragazzi avevano un significativo effetto indiretto sulla riduzione del BMI dei ragazzi stessi. Non ci sono stati, invece, effetti della pressione verbale (T1) né sui comportamenti né sul BMI degli adolescenti, nei tempi seguenti dell’indagine.

Il ruolo dei genitori sui comportamenti salutistici (dieta e attività fisica) deve, quindi, essere preso in considerazione nel valutare i programmi di prevenzione e di trattamento del sovrappeso e dell’obesità degli adolescenti.

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