Nutri e Previeni 17 Ottobre 2015 14:08

Salute ossea: meglio star lontani dai fast food fin da piccoli

Salute ossea: meglio star lontani dai fast food fin da piccoli

shutterstock_185810876Una nuova ricerca condotta dal MRC Epidemiology Unit Lifecourse, dell’Università di Southampton nel Regno Unito, suggerisce che, nella prima infanzia, un negozio di fast food nelle vicinanze dell’abitazione, possa predisporre i piccoli a una carenza dello sviluppo osseo; come riportato in un articolo pubblicato sulla rivista Osteoporosis International.

Lo studio ha esaminato la densità minerale ossea (BMD) e il contenuto minerale osseo (BMC) di 1.107 bambini alla nascita e a 4 e / o 6 anni di età, e ha confrontato i dati al numero di supermercati di fast food, ai negozi specializzati nella vendita di prodotti salutari, disponibili nel quartiere di ogni bambino partecipante all’indagine.

Dopo aggiustamenti per le altre variabili, i ricercatori hanno scoperto che una maggiore accessibilità ai rivenditori di fast food era associata con una minore densità minerale ossea e un inferiore BMC nei neonati. Le associazioni, tuttavia, perdevano la significatività statistica a 4 e a 6 anni. Al contrario, l’aumento dell’accessibilità ai negozi specializzati che vendono cibi sani, come i fruttivendoli, si associava a una maggiore BMD a 4 e 6 anni di età.

Una dieta sana con un adeguato apporto di proteine, calcio, vitamina D, frutta e verdura ha notoriamente un effetto positivo sulla salute delle ossa durante la prima infanzia, e di fatto tale effetto dura per tutta la vita. In proposito il professor Cyrus Cooper, presidente del Comitato Scientifico della International Osteoporosis Foundation (IOF), e coautore dello studio, ha dichiarato: “Questi risultati suggeriscono che l’esposizione delle madri e dei bambini, ad ambienti alimentari più sani, potrebbe ottimizzare lo sviluppo delle ossa nell’infanzia attraverso la sua influenza sulla qualità della dieta materna e sulle scelte alimentari nell’infanzia “.

“Sono necessarie ulteriori ricerche approfondite – ha aggiunto – “ma se questi risultati saranno confermati in ulteriori studi, migliorare l’ambiente circostante, con un intervento sul cibo disponibile, potrebbe offrire benefici allo sviluppo delle ossa nell’infanzia”.

I risultati di questo studio s’inseriscono in un progetto di bonifica già in atto nel Regno Unito nel quale si tende ad aumentare il numero di rivenditori di generi alimentari più sani e a ridurre il numero dei negozi di fast food all’interno dei quartieri. In alcune comunità del Regno Unito, gli sforzi della politica sanitaria per sostenere scelte alimentari più sane sono già in atto sotto forma di leggi di pianificazione dei locali;  per esempio i fast-food sono vietati se situati a una distanza inferiore a 400 metri dalle scuole.

I risultati di questo studio rafforzano vari messaggi chiave che faranno parte dell’imminente “Giornata Mondiale dell’Osteoporosi” (20 ottobre)  e che indicano la dieta sana come un fattore che contribuisce allo sviluppo ottimale delle ossa nell’infanzia e pone le basi per il mantenimento della salute ossea per l’intera durata della vita.

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