Nutri e Previeni 11 Gennaio 2016 11:15

Top 10 diete: al primo posto quella contro l’ipertensione

Negli Stati Uniti è stata stilata una classifica dei regimi dietetici più conosciuti tra quelli che potrebbero aiutare coloro che sono ancora indecisi su quali provvedimenti adottare a tavola per mantenersi snelli e in salute. A prepararla, con l’aiuto di un pool di esperti, è stato il sito statunitense US News & World Report, che ha […]

Top 10 diete: al primo posto quella contro l’ipertensione

shutterstock_122109313Negli Stati Uniti è stata stilata una classifica dei regimi dietetici più conosciuti tra quelli che potrebbero aiutare coloro che sono ancora indecisi su quali provvedimenti adottare a tavola per mantenersi snelli e in salute. A prepararla, con l’aiuto di un pool di esperti, è stato il sito statunitense US News & World Report, che ha decretato che il primo posto spetta alla dieta conosciuta con l’acronimo ‘Dash’ (Dietary approaches to stop hypertension), ideata per le persone con ipertensione. In buona posizione anche quella mediterranea, che condivide il quarto posto con altre formule.

Le 38 diete selezionate dal sito sono state giudicate da un gruppo di esperti sulla base di parametri come l’efficacia a breve e lungo termine, la facilità, i possibili rischi e benefici per la salute e il costo. Dai punteggi sono emerse otto classifiche parziali e una ‘top ten’ globale.

A prevalere, secondo il giudizio degli esperti, è stata la dieta Dash, ideata dal National Heart, Lung, and Blood Institute americano per i pazienti con ipertensione, la cui caratteristica principale è quella di limitare il sale a 2,3 grammi al giorno, poco più di due cucchiaini da caffè. “Basta enfatizzare i cibi che ci veniva detto di mangiare, frutta, verdura, cereali integrali – spiegano le linee guida della dieta – ed evitare quelli che si amano di più, dai dolci alla carne rossa, aggiungendo il tetto al consumo di sale”.

Al secondo posto c’è una dieta dedicata al cervello che, secondo uno studio del National Institute on Aging statunitense può ridurre il rischio di Alzheimer. Si chiama ‘Mind’ (Mediterranean-dash intervention for neurodegenerative delay), unisce la dieta mediterranea con la già citata Dash ed enfatizza i cibi che secondo la letteratura scientifica proteggono il cervello. Rispetto alla prima in classifica, però, è un po’ meno efficace nel far perdere peso e un po’ più difficile da seguire.

Nella ‘top ten’ anche la dieta mediterranea, al quarto posto a pari merito con quella della fertilità, quella della Mayo Clinic, quella anticolesterolo e la Weight Watchers, tutte con un punteggio di 3,9 su 5, non molto lontano dal 4,1 della vetta. Molto più in basso, al tredicesimo posto, la dieta vegetariana che, secondo le valutazioni, garantisce una perdita di peso minore rispetto alle altre, risultando allo stesso tempo più difficile da seguire. Addirittura al 21/o posto la dieta vegana: molto efficace per perdere peso, dal punto di vista dei benefici per la salute ha un punteggio molto basso.

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