L’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio ha visto insediarsi il neoeletto Consiglio Direttivo
Sono 19 le Professioni Sanitarie raccolte sul territorio nazionale nei 61 Ordini TSRM e PSTRP, per esteso Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. Una gamma eterogenea di profili che si articolano nelle aree disciplinari tecnico-diagnostica, tecnico-assistenziale, della riabilitazione e della prevenzione, accomunati da un percorso formativo abilitante che trova il suo sigillo proprio nell’iscrizione ai rispettivi Albi Professionali.
Fra questi figura l’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio che lunedì 5 ottobre ha visto insediarsi il neoeletto Consiglio Direttivo. «Alla Presidenza si riconferma Diego Catania (tecnico sanitario di radiologia medica) – si legge in una nota – che nei prossimi quattro anni di mandato si propone di trasformare l’ente multiprofessionale in un interlocutore privilegiato non solo per gli iscritti ma anche per le istituzioni e per la cittadinanza. A coadiuvarlo sono stati nominati con larghissimo consenso il Tesoriere Carmela Galdieri (tecnico sanitario di radiologia medica), il Vicepresidente Alessandra Passaretti (fisioterapista), il Segretario Alessia Zanini (logopedista) e i referenti per le quattro aree disciplinari».
«Abbiamo ultimato la costruzione di una sofisticata macchina istituzionale che adesso rappresenta appieno la natura variegata e pluralista del nostro Ordine – commenta Diego Catania, a poche ore dall’insediamento – . Il clima di coesione che ha caratterizzato questo primo tavolo di lavoro è un ottimo segnale in vista del lungo percorso che ci attende. Tanti gli obiettivi in programma, in gran parte già avviati nel corso dell’ultimo mandato: la lotta all’abusivismo tramite un vaglio scrupoloso dei titoli degli iscritti, l’attenzione al fabbisogno formativo con l’organizzazione di corsi residenziali e webinar, lo sviluppo della cooperazione con il mondo accademico e scientifico e la valorizzazione delle Professioni Sanitarie nelle loro competenze specifiche e dirigenziali».
Un avvio energico, dunque, che lascia molta curiosità per il prossimo futuro dell’Ordine di Milano e province ma anche, più in generale, di professionisti sanitari, spesso poco richiamati nel discorso pubblico ma recentemente riscoperti fondamentali sul fronte della lotta al COVID-19.
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