Contributi e Opinioni 8 Dicembre 2020 18:57

Campania, 300 ex guardie mediche pronte a potenziare le USCA. Ma dalla Regione nessuna risposta

L'avvocato Erich Grimaldi, del "Comitato per il diritto alla cura tempestiva domiciliare nell'epidemia di Covid-19", ha inviato una diffida a Palazzo Santa Lucia (Ufficio di presidenza e Unità di Crisi), Prefettura, Comune e Protezione Civile di Napoli, e a tutte le Asl della regione con la quale chiede di conoscere la ragione di questo ritardo

Italia Medicina, l’associazione che riunisce un folto gruppo di ex guardie mediche, è pronta a dare una mano per affrontare l’emergenza pandemica. Ma la proposta formulata lo scorso 12 novembre alla Regione Campania non ha trovato, al momento, nessuna risposta. Lo rende noto l’avvocato Erich Grimaldi, del “Comitato per il diritto alla cura tempestiva domiciliare nell’epidemia di Covid-19”, che ha inviato una diffida a Palazzo Santa Lucia (Ufficio di presidenza e Unità di Crisi), Prefettura, Comune e Protezione Civile di Napoli, e a tutte le Asl della regione con la quale chiede di conoscere la ragione di questo ritardo.

Si tratta di medici, sottolinea, Grimaldi, «che potrebbero essere preziosi per coprire le gravi criticità della medicina territoriale e utili alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, che potrebbero concentrarsi in quelli che sono i propri compiti, al momento sotto organico in Campania».

«Non serve alcuna legge speciale – spiega Emilio Giuliano, presidente di Italia Medicina all’ANSA – per poterli utilizzare come supporto alle unità operative di prevenzione collettiva e ai SEP, a fare i tamponi, oltre che nell’area assistenziale di base, per le vaccinazioni, per le riabilitazioni e per l’assistenza domiciliare integrata, come già si fa con il completamento orario. Basta una semplice determina, o una circolare regionale, ovviamente previa copertura economica, e degli avvisi operativi al direttori generali delle Asl».

Per Grimaldi, tale azione permetterebbe finalmente alle Usca di lavorare a pieno regime e «sarebbe possibile intercettare i pazienti prima del ricorso alle cure ospedaliere, cioé prima che manifestino una sintomatologia importanti e per i quali è indispensabile una valutazione medica immediata, per esempio, oltre che con l’esecuzione del tampone domicilio, anche con una ecografia polmonare, esami ematologici, elettrocardiogramma, saturazione emoglobinica arteriosa».

«Il piano di messa a disposizione dei medici di Continuità Assistenziale (CA), proposto da Italia Medicina, e già agli atti della Regione Campania, – spiega Giuliano – riguarda circa 1.400 medici, di cui circa 900 titolari e tra questi, da contatti diretti avuti con i medici stessi e con un centinaio dei nostri associati, riteniamo che circa 300 medici di CA potrebbero aderire volontariamente al piano ‘pilota’ anti Covid 19 di potenziamento con personale medico della medicina territoriale, nei distretti».

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Rivoluzione digitale in Sanità, la Campania ai blocchi di partenza nonostante le difficoltà
«La pandemia ha scaldato i motori dell’innovazione, ora sotto con la sfida del PNRR»
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’immunizzazione, Ecdc: “Accelerare gli sforzi per un’elevata copertura vaccinale”

Evidenziando i rischi di una copertura vaccinale non ottimale in Europa, l'Ecdc ha pubblicato una serie di strumenti operativi che le autorità sanitarie pubbliche possono utilizzare per miglior...
di I.F.
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...