Voci della Sanità 12 Luglio 2019 17:46

Carenza medici, Tuzi (M5S): «Con noi record di borse di specializzazione. Viceministro Fioravanti al lavoro per soluzione»

In una interpellanza urgente al viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti, il deputato Cinque Stelle, che ha ricevuto garanzia da parte del viceministro Miur Fioramonti, ha sottolineato: «Il prossimo anno ci saranno 24mila potenziali nuovi candidati e il sistema Universitario attualmente non è in grado di formare più di 11mila medici, va fatto un cambio di passo»

«Il nostro Paese si trova ad affrontare una vera e propria emergenza legata carenza dei medici. Viviamo il paradosso di un sistema che, per anni, da un lato ha vietato ai medici in formazione l’attività professionale, e dall’altro ha assistito passivamente all’inevitabile collasso dei servizi sanitari per carenza di dottori. Questo Governo è riuscito subito a dare una prima ma fondamentale risposta a una situazione emergenziale: nel 2019 abbiamo raggiunto il record storico di quasi 9mila borse di specializzazione e l’investimento fatto assieme alla Medicina generale supera, per la prima volta nella storia di questi concorsi, il numero di laureati». Così Manuel Tuzi, il deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, che oggi ha presentato in Aula un’interpellanza urgente al viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti.

«Siamo comunque consapevoli che così non si puó più andare avanti, il prossimo anno ci saranno 24mila potenziali nuovi candidati e il sistema Universitario attualmente non è in grado di formare più di 11mila medici, va fatto un cambio di passo, assieme alle regioni, al Miur, al ministero dell’Economia e a quello Salute. Mi reputo quindi soddisfatto della risposta del viceministro Fioramonti, che è impegnato a individuare la migliore soluzione possibile a questo annoso problema ereditato da mancati investimenti fatti dal PD nella precedente legislatura», prosegue Tuzi.

«È il momento di pensare a un meccanismo diverso, un nuovo contratto di formazione/lavoro, condiviso con le Regioni, e a un ampliamento della rete formativa che comprenda gli ospedali del territorio, senza diminuire la qualità della formazione in cui deve essere centrale il ruolo dell’Università. Ringrazio il ministro Giulia Grillo per l’importante lavoro che sta portando avanti in questo senso. Pochi medici significa meno servizi o servizi di qualità inferiore per i pazienti. E sono convinto che il Governo voglia fare tutto il possibile per garantire ai cittadini una sanità pubblica efficiente, un’adeguata formazione dei giovani medici e un pieno diritto alla salute», ha concluso il deputato del MoVimento 5 Stelle.

Articoli correlati
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
DEF e sanità, aumentano i contratti e i posti per la formazione specialistica. Più fondi per farmaci innovativi
Il documento è ora al vaglio di Montecitorio. Spazio anche a risorse per fronteggiare ondata profughi di guerra
Sanità, M5S: «Nemmeno un euro per il SSN, si preferiscono armi e società di calcio»
«Oggi mancano dai 25 ai 37 miliardi, è un buco enorme che non consente alla sanità di essere garantita a tutti i cittadini» denunciano i deputati pentastellati in commissione Affari sociali
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...