«In vista dei decreti attuativi, è necessario convocare senza indugio il tavolo di confronto per realizzare la procedura di conciliazione» sottolinea il Presidente della FNO TSRM e PSTRP Alessandro Beux
Dopo una fitta corrispondenza con le Istituzioni, finalmente si è giunti alla pubblicazione del DL Rilancio che estende il Fondo di solidarietà per il risarcimento ai famigliari degli operatori sanitari vittime di Covid-19, aggiustando le omissioni della prima stesura. «Tutto è bene quel che finisce bene – ha commentato il Presidente della FNO TSRM e PSTRP Alessandro Beux – dato che la Federazione nazionale delle Professioni Sanitarie è stata la prima a chiedere un intervento dello Stato con questa finalità, proponendo un tavolo di conciliazione, salvo poi essere beffata dalla formulazione dell’art. 22-bis del DL precedente, cosiddetto Cura Italia, che aveva previsto che del fondo potessero beneficiare solo i familiari di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. La pronta e puntuale denuncia delle FNO ha creato i presupposti necessari a determinare la pubblicazione dell’art. 10 del DL Rilancio che corregge l’errore estendendo il fondo a tutti gli esercenti le professioni sanitarie».
«A questo punto, data la necessità dei decreti attuativi – sottolinea l’avvocato Laila Perciballi, referente della Federazione – è ancor più evidente l’utilità di un tavolo di confronto per consentire ai famigliari degli operatori sanitari vittime di Covid-19 di accedere al Fondo di solidarietà e scongiurare altri errori».
«Ebbene – commenta il Presidente Alessandro Beux – dato che il 14 aprile Stefano Bonaccini, in rappresentanza delle Regioni italiane, aveva ribadito la propria disponibilità all’apertura del tavolo di confronto vincolandola alla presenza delle Amministrazioni centrali e della Protezione civile e dato che lo scorso 5 maggio il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha comunicato che il Dipartimento non ha profili di competenza sul tema, la Federazione rivendica il diritto a un immediato chiarimento tra tutte le parti su chi abbia competenza in materia, affinché una questione tanto delicata non si risolva in un rimbalzo di responsabilità che risulterebbe offensivo per le vittime ed i loro famigliari».
«Ora, in linea con le precedenti note – commenta Laila Perciballi – si attende la tempestiva convocazione del tavolo di confronto così da concordare, in un dialogo che veda coinvolte tutte le Federazioni nazionali degli Ordini interessate e i soggetti a diverso titolo coinvolti, le modalità di attuazione e di implementazione del Fondo di solidarietà così da porre in essere agevoli procedure di conciliazione per l’accesso dei famigliari delle vittime, la verifica dei presupposti, la quantificazione dei risarcimenti».