«Ad oggi non esiste una statistica sufficiente per stabilire se e quali eventi avversi potrebbe determinare l’inoculazione di un mix vaccinale» spiega l’europarlamentare della Lega
«Sulla possibilità di utilizzare un mix di vaccini, effettuando il richiamo con un siero a mRna Pfizer o Moderna, per chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose con AstraZeneca, c’è troppa confusione e incertezza e, soprattutto, mancano abbastanza evidenze scientifiche per scongiurare pericolose controindicazioni». Così l’europarlamentare della Lega e membro della commissione Salute pubblica Luisa Regimenti, in merito al via libera dell’AIFA all’impiego del mix di vaccini per il richiamo.
«Le perplessità espresse dall’Ordine dei medici di Roma e del Lazio e dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) sono condivisibili – aggiunge – anche perché ad oggi non esiste una statistica sufficiente per stabilire se e quali eventi avversi potrebbe determinare l’inoculazione di un mix vaccinale. Al riguardo auspichiamo un pronto intervento dell’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, per fare chiarezza e dissipare i tanti dubbi che stanno emergendo. Siamo ancora in una fase di studio e di valutazione – conclude l’esponente leghista – e credo sia necessario mantenere alta l’attenzione, considerate le alterne e contraddittorie comunicazioni passate, per evitare in futuro di ripetere gli stessi errori».