«La nuova ondata Covid che sta investendo l’Italia conferma ancora una volta di più che non è possibile prevedere l’andamento di questo virus. Le decisioni delle istituzioni non possono non tener conto della scienza e oggi parole di buon senso sono arrivate da Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri. Terminato lo stato di emergenza, non […]
«La nuova ondata Covid che sta investendo l’Italia conferma ancora una volta di più che non è possibile prevedere l’andamento di questo virus. Le decisioni delle istituzioni non possono non tener conto della scienza e oggi parole di buon senso sono arrivate da Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri. Terminato lo stato di emergenza, non dobbiamo dimenticare che la pandemia non è finita: i casi aumentano così come tornano a riempirsi i reparti e le terapie intensive e anche il numero dei decessi resta ancora troppo elevato. Per questo serve prudenza: bisogna incentivare l’uso delle mascherine con prezzi calmierati, mantenere l’isolamento dei positivi e favorire test e tracciamento. Non possiamo arrivare in autunno con una situazione già complicata». Così in una nota Francesca Ruggiero, capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali.
«La recrudescenza della pandemia non può però in alcun modo tornare a fermare l’attività degli ospedali come è accaduto in passato – continua la deputata pentastellata -. Come chiede da tempo il MoVimento 5 Stelle, dobbiamo mettere in sicurezza i fragili e riprendere le attività ordinarie di screening e visite negli ospedali perché ulteriori ritardi sarebbero intollerabili. Su questo si può e si deve valutare anche uno scostamento di bilancio perché sulla salute non si può risparmiare».
«Ma, come ha ricordato Garattini, è necessario moltiplicare gli sforzi per garantire che la campagna vaccinale proceda spedita anche negli Stati del sud del mondo dove la somministrazione è più indietro, in modo da impedire che si generino nuove varianti. Rischiamo altrimenti di essere nuovamente al punto di partenza: su questo serve un impegno maggiore dell’Italia e dell’Europa, anche sul fronte dei brevetti» conclude.