Punta a istituire un fondo da 15 milioni di euro per interventi per la gestione integrata della demenza, diffondere e sperimentare buone pratiche su tutto il territorio nazionale, insieme a un tavolo istituzionale di lavoro e confronto, da attivare al ministero della Salute, per il monitoraggio e l’implementazione del Piano Nazionale delle Demenze così da mettere a regime un sistema territoriale di servizi socio-sanitari integrati. È l’obiettivo del disegno di legge “Disposizioni per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze”, depositato a Palazzo Madama dalla senatrice del MoVimento 5 Stelle Barbara Guidolin.
«Questa proposta di legge – spiega la senatrice – intende migliorare la qualità di vita delle persone affette da demenza, una patologia invalidante sempre più diffusa in Italia, dove i cittadini ultrasessantenni sono 13,4 milioni ma anche delle famiglie dei malati».
«L’Alzheimer, la demenza a corpi di Lewy, il morbo di Parkinson, sono alcune tipologie di demenza con caratteristiche cliniche specifiche, che richiedono particolari interventi diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Il decorso della patologia compromette nel tempo l’autosufficienza degli individui, determinando una progressiva perdita delle capacità cognitive delle persone, importanti disturbi dell’attenzione, della personalità, di ragionamento, di linguaggio, di orientamento, e dell’apparato motorio, condannando chi ne è affetto a dipendere dalla attività di cura e assistenza di terze persone».
«Per questo intervenire attraverso l’implementazione del Piano Nazionale delle Demenze e definire un sistema territoriale di servizi socio-sanitari integrati a misura di malato, anche in previsione di una progressiva diffusione della patologia, che è collegata all’invecchiamento della popolazione, è certamente la strada maestra per assicurare tutele e ridisegnare una sanità a misura di malato».