I consigli per una corretta alimentazione e una pelle più sana, anche nella nuova ondata di Covid-19, presentati da APIAFCO in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi del 29 ottobre
Lockdown, isolamento, quarantena. Sono termini ormai entrati nella nostra quotidianità e che accompagnano un nuovo stile di vita sempre più condito da ansia, confusione e paura. Emozioni che mettono a dura prova la tenuta emotiva soprattutto dei soggetti più vulnerabili e fragili, come chi è già alle prese con disfunzioni e patologie croniche. Tra questi, chi soffre di psoriasi e malattie infiammatorie dell’organismo, accentuate proprio da condizioni di forte stress emotivo.
«Il 77% dei malati di psoriasi – fa sapere APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza) – infatti, soffre anche disturbi di ansia. E lo stress emotivo, che in piena emergenza Coronavirus si fa sentire ancora di più, è tra i fattori scatenanti della malattia e, al tempo stesso, è in grado anche di peggiorarla».
«La risposta può venire sorprendentemente dalla tavola. Mangiare bene – prosegue – con qualità ed equilibrio, scegliere gli alimenti giusti e saperli preparare al meglio, può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza per chi soffre di patologie croniche favorite da fragilità psicologiche e da forte squilibrio ambientale».
«In occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi in programma il prossimo 29 ottobre, APIAFCO lancia il progetto di informazione Cibo e Benessere, otto volumi per oltre 900 pagine di consigli, suggerimenti e ricette rivolti a coloro che soffrono di psoriasi e di malattie infiammatorie ma non solo».
«Soprattutto in questo momento particolarmente difficile, mangiare nel modo corretto può essere di grande aiuto per chi soffre di psoriasi” spiega Valeria Corazza, presidente di APIAFCO. La psoriasi – spiega – è una patologia che tra le cause scatenanti annovera anche le alterazioni metaboliche, come il diabete, l’abuso di alcol e il fumo di sigaretta. Cattive abitudini a tavola, insomma, contribuiscono al peggioramento dei sintomi, soprattutto se unite a fattori ambientali di particolare ansia e stress come quello che stiamo vivendo. Per questo desideriamo celebrare la Giornata Mondiale della Psoriasi a ottobre 2020 con una campagna informativa che per la prima volta si focalizza sull’alimentazione».
«Il progetto Cibo e Benessere – continua – è un vero e proprio viaggio che dall’antipasto al dolce esplora il ruolo di tutti gli alimenti nella nostra dieta. Nella collana trovano spazio 350 ricette, 24 articoli scientifici e 27 articoli informativi, 14 Chef. La mini enciclopedia Cibo e Benessere si compone di otto volumi, realizzati disponibili gratuitamente in versione integrale sul sito di APIAFCO nella sezione dedicata all’alimentazione, per i soci e per coloro che intendono iscriversi all’Associazione».
«Sicuramente pesce, legumi – spiega APIAFCO – e alimenti ricchi di fibre e acidi grassi polinsaturi come gli omega-3. Pasta, pane e carboidrati da grani tradizionali e antichi (a causa di un glutine meno strutturato e più digeribile) ed integrali. La carne con moderazione e meglio quella bianca». Ma sono soprattutto frutta e verdura a farla da padrone, ricche di nutrienti in grado di contrastare i processi infiammatori. Tra questi ce ne sono alcuni che nel caso della psoriasi e delle altre patologie infiammatorie sono dei veri e propri Fighter Food, in grado di avere effetti benefici su particolari funzioni dell’organismo, migliorando lo stato di benessere. L’avocado, ricco di fibre, grassi buoni, vitamine e potassio. Ma anche il cavolo, dalle straordinarie proprietà nutritive e terapeutiche. I broccoli, efficacissimi antiossidanti naturali, ricchi di ferro e zinco e vitamine. C’è poi la verza, pianta antiossidante con elevata quantità di vitamina E e C, calcio, fosforo, magnesio e zinco. Infine, le cime di rapa, alimento protettivo contro le patologie severe grazie alle sue proprietà antiossidanti e al ricco contenuto di fibre, minerali, ferro, calcio, vitamine A, C, K e B magnesio. Questi alimenti inoltre contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario, azione fondamentale soprattutto in questo periodo durante il quale l’emergenza Covid-19 si associa al ritorno della stagione fredda e delle sindromi influenzali».
«Rispetto al resto della popolazione – spiega il professor Enzo Spisni, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Università di Bologna – i pazienti affetti da psoriasi mostrano una maggiore prevalenza di obesità e sindrome metabolica, due condizioni anch’esse caratterizzate da un importante stato infiammatorio cronico. L’infiammazione infatti sembra essere il legame tra psoriasi e obesità, due disturbi spesso strettamente legati tra loro. Una buona aderenza alla vera Dieta Mediterranea potrebbe essere la chiave per contrastarli entrambi, proprio grazie alla sua caratteristica di approccio dietetico ad azione antinfiammatoria. È per questo motivo che oggi si ritiene che la dieta possa svolgere un ruolo importante nella psoriasi, sia in senso negativo che positivo. In particolare è stato infatti provato che in persone affette da psoriasi un’elevata aderenza alla Dieta Mediterranea si associ a sintomi meno severi» conclude.
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