Si è svolto il webinar dal titolo “Il partenariato pubblico-privato nel Servizio Sanitario Nazionale” organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Comitato italiano Ingegneria dell’informazione. L’ing. Alessandro Astorino, Coordinatore del Consiglio Operativo del Comitato Italiano per l’ingegneria dell’Informazione del CNI, facendo riferimento al protocollo d’intesa tra CNI e AGID, ha evidenziato l’importanza di diffondere […]
Si è svolto il webinar dal titolo “Il partenariato pubblico-privato nel Servizio Sanitario Nazionale” organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Comitato italiano Ingegneria dell’informazione. L’ing. Alessandro Astorino, Coordinatore del Consiglio Operativo del Comitato Italiano per l’ingegneria dell’Informazione del CNI, facendo riferimento al protocollo d’intesa tra CNI e AGID, ha evidenziato l’importanza di diffondere la cultura del fascicolo sanitario elettronico (FSE).
«L’FSE – strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente – o è disconosciuto o viene percepito con grande diffidenza e manifeste sono le criticità aperte. Per superare definitivamente la diffidenza dei cittadini nei confronti dei servizi digitali è necessario prevedere sempre un progetto di innovazione perché l’innovazione deve essere progettata e la progettazione è sempre legata indissolubilmente alla figura dell’ingegnere».
A seguire, l’intervento del presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano sottolinea l’importanza del webinar in oggetto per la formazione degli iscritti e per mettere in luce le esigenze sanitarie di informatizzazione di cui il nostro Paese ha bisogno. «Da tempo queste tematiche sono affrontate dal CNI con la sua commissione all’interno del Parlamento e del Ministero delle Infrastrutture. Le procedure sono ancora complicate e non agevolano la messa in campo delle risorse private o dell’utilizzo di alcune risorse pubbliche, perciò – afferma Zambrano – il CNI si pone l’obiettivo di lavorare a fianco del nuovo governo per l’esemplificazione, i superbonus e le modifiche al codice degli appalti».
Il presidente Zambrano ribadisce che nel campo sanitario gli ingegneri hanno un ruolo importante, perciò è stato avviato l’albo degli ingegneri biomedici e clinici: «Noi ingegneri siamo a tutti gli effetti anche una professione sanitaria d’intesa con il Ministero della Sanità. È inconfutabile che nell’ambito della Sanità l’ingegneria sia una realtà sempre più importante poiché le competenze degli ingegneri, e soprattutto quelle degli ingegneri informatici, sono indispensabili».
L’intervento di Lorenzo Bartoletti, Amministratore Unico Medical Line S.r.L., sottolinea l’importanza del webinar volto al superamento della dualità pubblico-privato per raggiungere il Bene comune, la Salute dei cittadini: «Chiediamo, in tal senso, uno sforzo, anche delle Istituzioni, al fine di sollecitare un cambio culturale definendo una nuova governance del Servizio Sanitario Nazionale».
La Senatrice Annamaria Parente, Presidente della Commissione Igiene e Sanità a Palazzo Madama, sottolinea l’importanza di uniformare le differenze normative delle varie regioni italiane, prendendo anche a modello alcune normative europee perché oggi potrebbe essere utile andare verso un partenariato pubblico-privato costituzionale. Secondo la Senatrice Annamaria Parente, lo sviluppo della telemedicina necessità capacità di innovazione e un apporto di professionalità legate fortemente alla tecnologia e dovrà diventare più strutturale anche finito il tempo della pandemia. L’idea è proprio quella di approfittare dell’emergenza scaturita dalla pandemia per compiere una vera rivoluzione in ambito sanitario, mettendo sempre al centro il paziente: «Il futuro è la contaminazione delle professionalità e dei mondi».
A seguire il dott. Guido Agostini, Amministratore di Tesla Medical Solutions, società che opera nel settore della telemedicina in ambito radiologico. «Essere all’avanguardia – dichiara il dott. Agostini – può sostenere la Sanità italiana non solo in un momento pandemico, ma anche per far fronte al ridotto numero di professionisti a disposizione del SSN, riducendo i costi di gestione mantenendo alti gli standard d qualità».
Conclude il webinar il prof. Riccardo Faterella, docente Management Sanitario – Luiss Business School: «Il SSN nonostante l’impegno profuso da una gran parte degli operatori sanitari ha dimostrato debolezze strutturali che andranno superate. Tra queste la rigidità organizzativa e la scarsa capacità di trasformare le decisioni velocemente in cambiamenti concreti. Il coinvolgimento della sanità privata è delle imprese sanitarie di servizi è indispensabile se il SSN vuole aumentare la sua velocità di rispondere alle sfide della prossima ondata pandemica. La legge consente di sviluppare partnership pubblico privato nell’interesse del cittadino. È indispensabile superare un approccio ideologico e mettere a sistema tutte le energie disponibili: pubbliche e private».