Contributi e Opinioni 18 Marzo 2022 12:41

Giornata mondiale del sonno: ora le apnee si curano a casa

Attivo il servizio di polisonnografia domiciliare del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, in collaborazione con Ve.Di.Se. Hospital Spa
Giornata mondiale del sonno: ora le apnee si curano a casa

Arriva come un pacco a domicilio, già configurato con le informazioni necessarie. È il servizio di polisonnografia domiciliare del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con Ve.Di.Se. Hospital Spa. Grazie ad una tecnologia di ultima generazione, permette al paziente di effettuare l’esame del sonno a casa e ricevere il referto entro tre giorni lavorativi.

«La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) – afferma Emanuele Casale, professore ordinario di otorinolaringoiatria presso il Policlinico Campus Biomedico di Roma – è caratterizzata da un riposo disturbato perché il paziente, nel corso della notte, respira male tanto da poter avere delle cessazioni del respiro. Si parla di apnee notturne o ipoapnee – prosegue Casale, anche responsabile dell’Unità operativa di terapie integrate in otorinolaringoiatria presso la stessa struttura – ed entrambe, sono spesso associate al russamento».

Spesso, i pazienti che soffrono della sindrome delle apnee ostruttive del sonno sono in sovrappeso e respirano male anche durante il giorno. Molti, inoltre, soffrono di ipertensione e disturbi cardiocircolatori. L’OSAS, se non viene curata correttamente, può determinare malattie coronariche, aritmie, ipertensione, ictus, infarto e diabete di tipo 2. Anche la stanchezza e la sonnolenza diurne conseguenti alla patologia, possono comportare pericolose conseguenze: il rischio di incidenti stradali è tredici volte superiore per chi soffre di OSAS.

Anche se frequente, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno è fortemente sottostimata: coinvolge il 3-5% della popolazione, ma solo 40mila persone iniziano un percorso terapeutico. Eppure, dicono gli esperti, una diagnosi precoce è fondamentale per evitare conseguenze dannose sulla propria salute.

Per questo, è stato messo a punto, da un team di ingegneri israeliani, un dispositivo che mantiene l’efficacia della visita in ospedale, ma con il vantaggio di essere trasportabile. Il paziente non deve più recarsi in ospedale per fare la visita, farsi prescrivere la polisonnografia, montare il polisonnigrafo, tornare a casa sua e successivamente tornare a togliere il polisonnigrafo e attendere l’analisi dei dati e il referto. Infatti, i vantaggi dei nuovi dispositivi a domicilio sono tanti: il paziente non si deve muovere, lo riceve comodamente a casa sua, effettua l’esame in totale serenità e comodità e poi lo smaltisce, non c’è obbligo di restituzione. Il servizio prevede inoltre un colloquio telefonico o una video-visita con il paziente per instradarlo ad un trattamento terapeutico adeguato e multidisciplinare.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Telemedicina per le apnee notturne: uno studio italiano ne dimostra l’efficacia
Un modello di assistenza che consenta di monitorare da remoto il paziente con apnee ostruttive del sonno (OAS) e che preveda una centrale medica di assistenza, è in grado di migliorarne l’aderenza alla terapia e i risultati clinici. Questa evidenza emerge da uno studio italiano attualmente in corso di valutazione presso la rivista Sleep and Breathing
Addio notti insonni, presto un farmaco che riduce le apnee notturne
Un farmaco già utilizzato contro il glaucoma e l'epilessia riduce le apnee notturne dal 40 al 60 per cento
OSAS e malattie cardiovascolari: il rischio aumenta. L’analisi del cardiologo
Nei pazienti con OSAS (sindrome da apnee ostruttive del sonno) l’incidenza di ipertensione arteriosa, aritmie, scompenso cardiaco, ictus e cardiopatia è maggiore, a confermarlo gli studi più recenti. Con il cardiologo Filippo Scalise (Policlinico Monza) analizziamo questa connessione tutt'altro che scontata
Apnee ostruttive del sonno, a cosa deve fare attenzione un odontoiatra per riconoscerle in adulti e bambini?
Intervista al professor Luca Levrini, odontoiatra dell’Università degli Studi dell’Insubria di Como e Varese
Apnee ostruttive del sonno, a cosa deve fare attenzione un Mmg per riconoscerle nei pazienti?
Quali sono i campanelli di allarme e cosa fare una volta arrivata la diagnosi? Ne abbiamo parlato con il dottor Stefano de Lillo, Mmg e Vicepresidente dell’OMCeO di Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...