Il Responsabile Nazionale della Formazione Medico Sanitaria del PD saluta con soddisfazione la norma contenuta nel Decreto ‘Cura Italia’. Poi sottolinea: «È ovvio che non possiamo mandare i neolaureati in corsia a fronteggiare il COVID in prima linea, servono tutele e definizioni del territorio di competenza»
«Bene ha fatto il governo sull’abilitazione d’ufficio. Abbiamo chiesto agli studenti di avere un po’ di pazienza e comprensione vista la situazione, ma in un periodo emergenziale dove servono medici per il nostro paese non possiamo accettare di tenere parcheggiati sul divano più di 5mila dottori in medicina e chirurgia e richiedere nel mentre rinforzi dall’estero». Lo dichiara Stefano Manai, Responsabile Nazionale della Formazione Medico Sanitaria del PD e Coordinatore Forum Sanità Giovani Democratici.
«È ovvio che non possiamo mandare i neolaureati in corsia a fronteggiare il COVID in prima linea, servono tutele e definizioni del territorio di competenza ma possono sicuramente essere utili per la tenuta del nostro SSN in questa fase critica», aggiunge Manai. «Stiamo chiedendo ormai da diversi anni una laurea in medicina veramente abilitante, che veda lo studente abilitato lo stesso giorno in cui si laurea e oggi finalmente è realta. Da parte mia e del partito faccio i nostri più sinceri auguri di buon lavoro ai neoabilitati, il futuro dipende anche e soprattutto da voi».