Garantire cure in tempi rapidi, con meno impatto sui pazienti e sul SSN
Cittadinanzattiva, Comitato Macula e Goal (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) tornano a chiedere all’AIFA modifiche in merito alla nota 98 che regolamenta le modalità di prescrizione, somministrazione intravitreale e utilizzo a carico del Servizio sanitario nazionale, dei medicinali anti-VEGF per il trattamento delle maculopatie.
Secondo la nota dell’Agenzia Italiana del Farmaco «nell’uso prevalente, e per quanto riguarda le indicazioni terapeutiche comuni, i farmaci in oggetto sono da considerarsi sostanzialmente sovrapponibili sotto i profili di efficacia e sicurezza e si raccomanda al medico prescrittore di privilegiare la scelta della somministrazione economicamente più vantaggiosa, fatta salva la necessaria appropriatezza delle prescrizioni mediche».
«Riteniamo che il criterio della scelta economicamente più vantaggiosa – si legge nel comunicato congiunto – non possa ispirare e guidare l’operato dei medici ma piuttosto si debba considerare il criterio dell’appropriatezza, della personalizzazione e della continuità dei trattamenti, nell’ottica di rispondere innanzitutto ai bisogni dei pazienti. Abbiamo per questo già scritto ad Aifa il 22 marzo scorso, presentando le nostre osservazioni nella speranza che l’Agenzia ponesse dei correttivi alla nota e accogliesse alcune nostre proposte, ma purtroppo non abbiamo avuto alcun riscontro».
Le modifiche richieste alla nota 98 AIFA da parte delle tre organizzazioni sono volte a:
«Ci auguriamo – concludono le organizzazioni – che l’Agenzia del Farmaco possa rivedere la nota e porre i correttivi necessari affinché i pazienti con maculopatia possano, su tutto il territorio nazionale, accedere alle terapie secondo i criteri dell’appropriatezza, della personalizzazione e della continuità delle cure e non secondo il criterio del prezzo più basso del farmaco» concludono.
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