«Le USCA diventano finalmente compatibili con il contratto della scuola di specializzazione» sottolinea il Responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD
«Esprimo profonda soddisfazione per l’emendamento e gli ordini del giorno che ha approvato ieri il Senato, tutti presentati dalla Senatrice Paola Boldrini». Così in una nota Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD.
«Le USCA diventano finalmente compatibili con il contratto della scuola di specializzazione. Le unità speciali stanno avendo un ruolo fondamentale nell’affrontare questa pandemia, garantiscono la continuità assistenziali ai pazienti che non necessitano di essere ospedalizzati, assicurando un miglior accesso alle cure ed evitando di conseguenza l’intasamento del Pronto Soccorso e dei reparti ospedalieri. Il contratto USCA fino ad oggi era incompatibile con la borsa di specializzazione. Abbiamo per questo, in accordo con il MUR, presentato un emendamento che permettesse ai futuri Specializzandi di non dimettersi e continuare a svolgere la propria attività presso le unità speciali. Grazie a questo emendamento verranno evitate le dimissioni di masse dei medici, le quali avrebbero causato l’impoverimento di figure professionali fondamentali a garantire la completa funzioni delle USCA» spiega Manai.
«Inoltre il Senato – conclude il responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD – ha accolto vari Odg presentati dalla Senatrice Boldrini. Il primo impegna a tenere aperte le graduatorie del corso di formazione in medicina generale almeno fino al 31/12, se ci sarà la necessità si chiederà un’ulteriore proroga in base anche allo slittamento della data di assegnazione del concorso SSM2020. Il secondo invece chiede l’aumento dei posti disponibili per l’accesso ai corsi di laurea in discipline infermieristiche: per l’anno 2021/2022 il numero sarà portato a 24 mila».