Il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, Diego Catania, ha chiesto il pieno riconoscimento del ruolo delle professioni sanitarie all’interno dell’organizzazione di ATS e ASST
Si è tenuta mercoledì 16 marzo l’Audizione della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia sul tema delle linee guida per l’adozione dei Piani di Organizzazione Aziendale Strategici delle ATS, ASST, IRCCS e AREU. Un confronto con alcuni dei principali interlocutori della sanità regionale sull’impianto organizzativo e di governance del Sistema Sociosanitario della Lombardia, recentemente rinnovato dalla L.R. 22/2021.
Il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, Diego Catania, è intervenuto in rappresentanza degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia per richiedere il pieno riconoscimento del ruolo delle professioni sanitarie all’interno dell’organizzazione di ATS e ASST. Fra i principali temi toccati, l’importanza di istituire una Dirigenza delle professioni sanitarie per ciascuna delle aree disciplinari individuate dalla Legge 251/2000.
«È importante creare una Dirigenza rappresentativa delle specificità di tutte le professioni, perché ognuno vi si possa riconoscere» ha osservato il Presidente a nome di 42.000 Professionisti Sanitari dell’area tecnico-sanitaria, della riabilitazione e della prevenzione. Ha proseguito focalizzandosi sul Coordinamento dei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie: «Occorre chiarire a chi farà capo la figura del Direttore delle attività didattiche professionali, che attualmente gestisce il Coordinamento dei Corsi di Laurea; a nostro avviso, istituire un organo direttivo intermedio tra questa figura e la Direzione Generale delle ASST rischierebbe di rendere poco omogenea la comunicazione tra Università e Corsi di Laurea».
La spinta, dunque, è verso una maggiore valorizzazione delle professioni sanitarie e del loro contributo sul piano organizzativo e gestionale. «Per quanto riguarda le Agenzie di Tutela della Salute, le linee guida dei POAS auspicano l’adozione di nuovi modelli operativi, in grado di realizzare la piena integrazione delle conoscenze e delle risorse umane» ha concluso Catania. «Riteniamo, a tale proposito, che sarebbe opportuno prevedere anche per le ATS una Direzione delle professioni sanitarie (DAPSS) e una struttura di governo della formazione universitaria. L’obiettivo è responsabilizzare tutte le professioni e favorire l’uniformità dei processi».
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