Tra i campi di applicazione ci sono ortopedia, cura delle ferite, ginecologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, colonproctologia e terapia del dolore
La società Lipobank, attiva nella ricerca e sviluppo nell’ambito della scienza del freddo applicata alla medicina rigenerativa ha sviluppato un innovativo metodo di criopreservazione e scongelamento del tessuto adiposo autologo che consente di preservare nel tempo tutte le caratteristiche e proprietà vitali del tessuto adiposo appena prelevato. Sono note infatti da tanti anni le proprietà riparative e antidegenerative del tessuto adiposo dimostrate da innumerevoli studi scientifici nazionali ed internazionali ma solo oggi è possibile scegliere un trattamento terapeutico naturale di lunga durata con il proprio tessuto adiposo autologo criopreservato.
In Emilia Romagna nasce per la prima volta una partnership pubblico privata per attività di banking di tessuto adiposo autologo e sviluppo di attività di ricerca nel campo della Bioingegneria Tessutale tra Lipobank e Banca Regionale della Cute di Cesena.
La collaborazione, autorizzata del Centro Regionale Trapianti, prevede l’attivazione presso la Banca della Cute della Regione Emilia Romagna della nuova funzione di banking del tessuto adiposo autologo che viene lavorato, convalidato e stoccato per fine trapiantologico presso la Banca avvalendosi di una tecnologia di criopreservazione e scongelamento del tessuto adiposo brevettata da Lipobank secondo i più alti standard di sicurezza e sterilità certificati da Organismi Notificati di Importanza internazionale (TUV).
Lipobank ha fornito alla Banca della Cute la propria metodica brevettata oltre alla strumentazione tecnica necessaria, allocata all’interno dei locali della Banca per l’attività di banking (predisposizione delle aliquote, congelamento e scongelamento, consulenza nei controlli di sicurezza, vitalità e sterilità dei campioni raccolti) oltre che all’affiancamento del proprio personale tecnico – scientifico e logistico-amministrativo come supporto operativo al personale di Ausl Romagna.
La Banca della Cute provvede alla convalida del tessuto adiposo con finalità di bancaggio dello stesso per l’autotrapianto sul paziente candidato ad interventi rigenerativi in diversi ambiti specialisitici, realizzando tutte le attività connesse, conseguenti e strumentali: dagli esami di laboratorio necessari al fine di controlli di vitalità e sterilità, al congelamento, stoccaggio e, a richiesta, di scongelamento dei campioni di tessuto adiposo da utilizzarsi solo al fine di trapianto autologo, per i pazienti che ne facciano richiesta a Lipobank.
L’accordo prevede inoltre lo sviluppo di metodiche ed attività di ricerca sinergiche con la Banca sul tessuto tessuto adiposo autologo e il settore della bioingegneria delle cellule e dei tessuti.
Il paziente che necessità del trattamento programma con il proprio medico e Lipobank un intervento di prelievo di tessuto adiposo (in leggera sedazione e anestesia locale) che viene raccolto in un sistema sterile e a circuito chiuso, trasportato in tutta sicurezza alla Banca della Cute per essere lavorato, convalidato e stoccato per fine trapiantologico avvalendosi della tecnologia brevettata da Lipobank.
Nel dettaglio:
Una volta prelevato dal paziente il tessuto adiposo viene processato con un dispositivo di separazione del tessuto prodotto dalla consociata di Lipobank, Lipogems International SPA, che garantisce l’integrità del tessuto e di tutte le sue caratteristiche morfologiche e vitali, e che è stato oggetto anche di uno studio ministeriale autorizzato dal Consiglio Superiore di Sanità, svolto presso l’IRCCS Rizzoli di Bologna, e valutato positivamente dal Centro Nazionale Trapianti per il trattamento dell’artrosi nelle articolazioni.
Dal 2021, infatti al termine della sperimentazione condotta presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli l’iniezione di tessuto adiposo nel ginocchio, prelevato e utilizzato dallo stesso paziente, è stata evidenziata come autotrapianto efficace per la terapia dell’artrosi riducendo il dolore, incrementando la mobilità dell’articolazione e ritardando o eliminando l’impiego della protesi artificiale.
Queste proprietà dipendono dalla capacità di stabilizzazione biologica del tessuto adiposo che, prolungandosi nel tempo, consente di sostituire il tessuto mancante nelle funzioni meccaniche e di riempimento senza indurre alcun effetto cicatriziale. Il tessuto iniettato svolge una funzioni riparativa e antidegenerativa.
Il tessuto così processato viene raccolto attraverso un sistema a circuito chiuso garantendo la massima sicurezza in termini di sterilità.
Il tessuto adiposo viene conservato in singole aliquote attraverso le metodiche di crioconservazione più innovative, consentendo cosi la conservazione del patrimonio terapeutico nel rispetto di specifici protocolli autorizzati. L’innovativa metodica di scongelamento attraverso il quale il tessuto adiposo viene riportato alla temperatura ambiente mantenendone inalterate tutte le sue proprietà originarie.
Prima della crioconservazione e del bancaggio del tessuto vengono effettuati dalla Banca della Cute accurati controlli di sterilità e di tracciabilità. In questo modo la Banca conserva e traccia il prodotto in modo preciso (con processi informatizzati), garantendone l’integrità per i successivi 6 anni.
I campi di applicazione principali sono:
Ortopedia: Osteoartriti Lesioni condrali articolari di ginocchio, anca, spalla e caviglia Tendinopatie
Cura delle ferite: Cura delle lesioni complesse, Ulcere croniche, Ulcere da piede diabetico
Ginecologia: Lichen, atrofia vaginale, ringiovanimento ovarico
Colonproctologia: fistole, fistole pilonidali, incontinenza fecale
Terapia del dolore: dolore cronico della colonna, dolore cronico pelvico, dolore cronico articolare.
Chirurgia plastica e ricostruttiva: trattamento degli esiti cicatriziali, ustioni ricostruzioni mandibolari
La collaborazione con la Banca della Cute che è una struttura sanitaria pubblica del SSN regionale ER, con sede in Romagna, vuole essere un esempio di collaborazione pubblico/privato con la finalità di mettere in campo sinergie che permettano anche una maggiore disponibilità di risorse per promuovere lo sviluppo di progetti di ricerca gettando le basi per la possibile creazione di un network con le altre Banche dei tessuti del territorio nazionale.
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