Dalla collaborazione tra l’Istituto di sanità pubblica, sezione di Medicina del lavoro dell’Università Cattolica di Roma, e l’Associazione italiana agopuntura nasce il Centro di ricerca clinica Mla (Medicina del lavoro e agopuntura). Si tratta di un ambulatorio dedicato alla cura di patologie e disturbi collegati all’attività lavorativa. Attraverso l’applicazione clinica dell’agopuntura si svilupperanno terapie per […]
Dalla collaborazione tra l’Istituto di sanità pubblica, sezione di Medicina del lavoro dell’Università Cattolica di Roma, e l’Associazione italiana agopuntura nasce il Centro di ricerca clinica Mla (Medicina del lavoro e agopuntura). Si tratta di un ambulatorio dedicato alla cura di patologie e disturbi collegati all’attività lavorativa. Attraverso l’applicazione clinica dell’agopuntura si svilupperanno terapie per il trattamento di malattie correlate al lavoro, con l’obiettivo di ridurre al massimo le limitazioni nello svolgimento dell’attività professionale. Il Centro aprirà al pubblico martedì 13 settembre, al 7° piano (stanza C738) del Policlinico universitario A. Gemelli, e offrirà prestazioni extra Servizio sanitario nazionale. Sempre più spesso – si spiega in una nota dell’ateneo del Sacro Cuore – accade che negli anni successivi alla comparsa di sintomatologie invalidanti come lombalgie, cervicalgie, problematiche di tipo psicologico o cefalee i lavoratori vadano incontro a una graduale riduzione delle performance, che nei casi più estremi può limitare lo svolgimento dell’attività professionale o persino causarne la totale interruzione. «Questa collaborazione intende valorizzare importanti aspetti clinici della medicina del lavoro – afferma Ivan Borrelli, referente scientifico dell’Istituto di sanità pubblica, sezione di Medicina del lavoro della Cattolica, nonché medico agopuntore – Alcune forme morbose influiscono sostanzialmente sulle capacità lavorative e solo con il trattamento delle stesse si può riabilitare il lavoratore all’esercizio della professione». Franco Menichelli, referente dell’Associazione italiana agopuntura. aggiunge: «La possibilità di ridurre ed eliminare (in alcuni casi) l’utilizzo dei farmaci grazie all’agopuntura permette di diminuire considerevolmente i costi assistenziali e consente di ottenere benefici in relazione all’eliminazione degli effetti collaterali dei farmaci, con evidente impatto sulla sanità pubblica».